Amministrative 2021, ad Alcamo regge l’asse Scala-Turano-Abate? Non è detto che M5S corra da soli

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Terminata l’estate e celebrate le elezioni amministrative in alcuni importanti comuni del territorio, vedi soprattutto Marsala, la politica alcamese andrà certamente as accelerare sulle alleanze o sulle rotture in vista dell’appuntamento elettorale della prossima primavera. La tela tessuta nei mesi estivi, adesso che siamo ad otto mesi dalle elezioni comunali, potrebbe però scucirsi proprio alla luce di quanto accaduto a Marsala dove il centro-destra, assieme al ‘civismo’, ha stravinto le elezioni.

L’estate alcamese della politica aveva regalato 4 probabili fronti: il primo quello del Movimento 5 Stelle che dovrebbe correre nuovamente da solo, ma non è detto, e che potrebbe ricandidare Domenico Surdi, ma non è detto. Poi l’asse composta da Giacomo Scala, Mimmo Turano, Vincenzo Abate (con Gaspare Noto), rispettivamente esponenti di Italia Viva, UDC e Diventerà Bellissima. Ai tre potrebbe affiancarsi pure Attiva Sicilia, gruppo dei fuoriusciti dal M5S e che all’ARS è attualmente rappresentato anche dall’alcamese Valentina Palmeri e dal mazarese Sergio Tancredi.

Il centro-destra, per il momento senza il movimento del presidente Musumeci, quindi Forza Italia, Fratelli d’Italia e pare anche la Lega, formerebbe un altro polo incamerando il nuovo movimento civico VIA fondato dall’ex senatore del PD, Nino Papania, da qualche tempo rientrato a tutti gli effetti nella politica locale. Infine il quarto laboratorio in cui da mesi confluiscono, all’ombra del Forum Civico, una lista allestita da Leonardo Di Franco (sempre vicino a Leoluca Orlando e uno dei più convinti sostenitori di quel progetto che si chiamava La Rete), il partito democratico del neo segretario Nicola Bambina e la lista 100 Passi in cui milita Massimo Fundarò.

Le trattative estive non hanno poi ancora chiarito la posizione di ABC. Il movimento Alcamo Bene Comune deciderà il futuro elettorale, come sia consuetudine nel corso di una prossima assemblea mentre un suo autorevole esponente, Gino Pitò, vice-presidente in carica del consiglio comunale, spinge per un accordo con il Movimento 5 Stelle. Accordo che, alla luce dei riflessi del governo nazionale, potrebbe coinvolgere anche il PD, partito che però finora è stato assolutamente critico sull’operato della giunta pentastellata. Ma in politica, specialmente quando ci sono in ballo le poltrone che contano, mai dire mai!