Ambulatori ASP di Alcamo senza ascensore da tre mesi. In stampelle su per le scale

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Ambulatori dell’ASP di neurologia, ortopedia e vulnologia, quindi rivolti a pazienti che nella maggior parte dei casi hanno problemi a deambulare, che ad Alcamo sono praticamente irraggiungibili. Da tre mesi è stato infatti definitivamente bloccato l’ascensore del poliambulatorio che sorge ad Alcamo tra via Benedetto Croce e via Arciprete Virgilio. Utenti giovani ed anziani costretti quindi a salire, a piedi, diverse scale, per raggiungere al terzo piano della palazzina. Molti camminano con le stampelle e sono costretti a ritornare a casa facendo saltare la visita già prenotata. Una situazione insostenibile e anzi incredibile. La palazzina, confiscata alla mafia, venne consegnata dal comune di Alcamo all’ASP alcuni anni fa. Lì doveva anche sorgere un moderno centro per le ludo e le tossico-dipendenze. I due enti pubblici, però, non hanno mai raggiunto un’intesa totale e il centro non è stato mai avviato. Proprio questo potrebbe anche esserci al centro della vicenda dell’ascensore.

Gli impianti avrebbero infatti un problema originario, per questo più volte nel corso degli anni sono fermati e poi sottoposti a manutenzione, e necessitano quindi di un intervento corposo. Non soltanto straordinario, ma probabilmente anche di sostituzione dell’ascensore. Si tratta quindi di un intervento particolarmente costoso e proprio per questo al centro del solito scarica-barile. La palazzina è di proprietà del comune di Alcamo e quindi l’intervento – dicono dall’ASP – dovrebbe essere a carico dell’ente locale. “L’ascensore – rilanciano invece dal comune alcamese – viene utilizzata per i servizi dell’ASP e quindi deve essere quest’ultima a intervenire’. Valzer di competenze e nessuno che interviene. Da oltre tre mesi. L’utenza resta sbalordita, impreca e non sa cosa dare. Il distretto sanitario sta cercando di alleviare i problemi contattando chi ha prenotato le visite per segnalare la situazione ed evitare che, giunti sul posto, sia costretto a tornare a casa. Inoltre il direttore Giuseppe Valenti sta provando a reperire locali per trasferire almeno l’ambulatorio di ortopedia. Più di tre mesi di stop per un ascensore in un poliambulatorio della sanità pubblica e nulla di concreto che si muove. Se non è terzo mondo, poco ci manca.