‘Allineati e coperti’, quella strana maggioranza oramai cementificata. Salvini inorriderebbe

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Dopo oltre un anno di lavori consiliari, da quando si è insediato il massimo consesso civico alcamese dopo la riconferma del sindaco 5 Stelle, Domenico Surdi, si può certamente fare un bilancio di come sia composta la maggioranza consiliare e della sua tenuta. L’attività e le proposte del primo cittadino e della sua giunta sono state sempre sostenute e votate, oltre che dalle liste pentastellate e da ABC anche dai consiglieri dell’UDC e talvolta anche di CentrAli. Appare più che cementificata l’intesa fra Surdi e l’onorevole Turano. Lo dice l’andamento del voto con i consiglieri comunali che fanno riferimento all’assessore regionale in carica all’istruzione che mai si sono discostati da quanto sostenuto in aula dai gruppi che alle ammnistrative 2021 sostenevano ufficialmente Domenico Surdi. D’altro canto, in sede dispoglio, vennero fuori centinaia e centinaia di schede che per il consiglio comunale davano il voto a candidati di UDC p di CentrAli e per sindaco sceglievano sistematicamente Surdi, abbandonando al suo destino Giusy Bosco. Un’intesa trasversale, per non parlare di scorrettezza, assolutamente confermata finora in consiglio comunale.

A voler trovare qualche differenziazione bisogna segnalare che mentre i consiglieri comunali dell’UDC non hanno mai esternato una sola votazione in contrasto con quella dei 5 Stelle e di ABC, qualche volta Stabile e Guggino eletti nella lista CentrAli hanno esternato il loro dissenso astenendosi dalla votazione. Quella dell’UDC, fra l’altro, rappresenta una vera e propria anomalia a livello nazionale. Il deputato di riferimento del gruppo, infatti, è l’assessore Mimmo Turano poi transitato alla Lega e il presidente del consiglio comunale, Saverio Messana, è uno dei collaboratori dello stesso gruppo all’ARS. Insomma ad Alcamo la Lega sostiene a spada tratta il Movimento 5 Stelle, roba da far saltare le coronarie a Metto Salvini.  A questo poi bisogna aggiungere che la recente votazione in aula del bilancio di previsione, atto che da sempre ha rappresentato un’elevatissima valenza politica, ha quasi certificato la liquefazione dell’opposizione. Ignazio Caldarella nella sua dichiarazione di voto, a nome di Forza Italia, si è congratulato con la giunta per il lavoro fatto e per avere recepito alcune sue proposte nello strumento finanziario. Anche la Di Giovanni ha votato a favore così come Giuseppe Stabile e Giovanni Calandrino, quest’ultimo fedelissimo dell’ex senatore Papania.

Hanno invece preferito non essere in aula al momento del voto Donato, Grillo e Ferrarella. Due soli voti contrari, quello di Massimo Cassarà, avversario di Surdi alla poltrona di primo cittadino, e Filippo Cracchiolo, esponente del PD, partito al centro per mesi di una trattativa con la giunta mai decollata ed ora definitivamente naufragata.