Allarme in Sicilia. Poche piogge e le dighe sono al collasso

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I cambiamenti climatici e le situazioni estreme. Una di queste la riduzione delle piogge, con bombe d’acque sempre più frequenti e localizzate.  E scatta l’allarme anche in Sicilia. Entro dicembre la riduzione d’acqua in Sicilia sarà di 6,5 milioni di metri cubi, e senza piogge significative la situazione sarà «complessa». Lo afferma Siciliacque, riportando stime dell’Autorità di bacino reginale e sottolineando gli interventi fatti per fronteggiare la crisi idrica. «Trivellazione di nuovi pozzi e ammodernamento di quelli esistenti, miglioramento dei sistemi di prelievo d’acqua dagli invasi, ricostruzione e potenziamento delle centrali di sollevamento, efficientamento delle condotte in sinergia con i gestori d’ambito».

«Malgrado la siccità, che sta facendo svuotare le dighe – spiega una nota – Siciliacque è riuscita in estate a confermare i quantitativi d’acqua del 2020, mitigando così gli effetti della crisi idrica. Le province di Agrigento, Caltanissetta e le aree interne del Palermitano, che sono approvvigionate dal sistema idrico Fanaco-Madonie Ovest, sono state infatti quelle che più di tutte hanno sofferto le pochissime piogge del periodo estivo. In questi territori si sono dunque concentrati gli interventi di compensazione effettuati da Siciliacque, che stanno consentendo di recuperare quasi 2 milioni di metri cubi d’acqua.

Nell’Agrigentino il livello dell’invaso Fanaco è ai minimi storici . «Messi in atto interventi – spiega l’ingegnere Massimo Burruano, responsabile della direzione operativa di Siciliacque – hanno consentito di alleggerire il sistema Fanaco-Madonie Ovest dal suo normale utilizzo, approvvigionando le zone confinanti ad esso collegate mediante risorse alternative provenienti dagli altri sistemi. Fino al mese di agosto siamo riusciti a mantenere livelli di distribuzione in linea con quanto fatto nelle stagioni precedenti, limitando la possibile riduzione solamente al periodo autunnale».

«Se tra settembre e dicembre non dovessero esserci piogge significative – sottolinea Giuseppe Alesso, direttore generale di Siciliacque – potremmo trovarci in una situazione particolarmente complessa, che affronteremo con il massimo impegno ed in stretto collegamento con la Regione, le Ati e i gestori d’ambito».