Alcamo-Verso l’apertura del “biomercato”: bando per gli imprenditori

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Tutto pronto oramai per la partenza del biomercato ad Alcamo. Il Comune ha emanato l’avviso pubblico per ricevere le istanze degli imprenditori agricoli interessati ad installare la loro attività. In tutto ci saranno 20 stand, ampi ciascuno 4 metri per 4. In realtà però del biomercato resta di fatto solo il nome: infatti nell’avviso pubblico viene evidenziato che si tratta di un semplice mercato del contadino, quindi non vi è alcun obbligo di realizzare attività imprenditoriali in cui si vende solo prodotto biologico come inizialmente si era progettato.  Quando si aprirà i battenti il mercato si organizzerà ogni lunedì dalle 9 alle 17. L’opera sorge in via Salvo D’Acquisto ed ha comportato un investimento di circa 200 mila euro, soldi stanziati dal Gal Golfo di Castellammare e provenienti quindi dall’Unione Europea. Da tempo sono già stati completati i servizi commerciali e rurali dell’area mercatale: si tratta degli stand e tutte le infrastrutture annesse per il loro funzionamento. I produttori interessati dovranno fare richiesta di utilizzo dello stand al Settore dello Sviluppo economico e sarà stilata una graduatoria che stabilirà gli aventi diritto in base a determinati parametri stabiliti dal Comune. A carico degli assegnatari ci sarà soltanto il costo dei tributi relativi all’occupazione di spazio pubblico e per il pagamento della tassa sui rifiuti. Negli stand sarà possibile vendere soltanto determinate categorie merceologiche: ortofrutta, florovivaistica, prodotti lattiero-caseari, insaccati, vino imbottigliato, miele, prodotti biologici e artigianali. Secondo il regolamento varato dal Comune all’interno del biomercato sarà consentito di realizzare attività culturali, didattiche e dimostrative legate ai prodotti alimentari, tradizionali e artigianali del territorio rurale. Da considerare che ad oggi ad Alcamo funziona una sorta di mercato del contadino organizzato ogni venerdì della settimana in piazza Bagolino ma in tal senso le lamentele degli esercenti della zona continuano ad imperversare. Da dire che con l’iniziativa del Comune e del Gal si va verso una sorta di doppione: infatti ad Alcamo recentemente, su iniziativa di una settantina di imprenditori privati sotto la sigla dell’associazione Apas, sono nati dei punti vendita che sono una sorta di mercato del contadino dove si vendono ortofrutta, uova, olio, piante e altro ancora, tutto rigorosamente di altissima qualità ed a chilometro zero. Molti di questi prodotti sono anche biologici. Di sicuro, in prospettiva, la comunità alcamese potrà contare su questo fronte su un’enorme scelta quando anche il biomercato del Comune sarà inaugurato.