Castellammare del Golfo-Si dimettono i due consiglieri di Cambiamenti: accordo interno?

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L’addio corre sul filo di una lettera lunga tre pagine: Stefano Cruciata (nella foto a destra) e Vitalba Labita (a sinistra) si sono dimessi da consiglieri comunali a Castellammare del Golfo. Lo hanno fatto in aperta polemica con il sindaco, la giunta e l’intera maggioranza a loro sostegno. Nella missiva i due consiglieri scrivono di essersi scontrati in questi tre anni di legislatura con un “muro di gomma” nonostante le tante denunce di “malamministrazione” e che per questo motivo rimettono il mandato perché in grande disagio. Mossa che in realtà le malelingue sostengono essere un accordo pre-elettorale per fare spazio ai primi dei non eletti con un principio di rotazione. Nella lettera però non si fa mai menzione però di questo ipotetico accordo e le motivazioni dell’addio sono tutt’altre. Cruciata e Labita sostengono che hanno lottato in questi tre anni ma il recente rimpasto di giunta, che ha aiutato il sindaco Niola Coppola a ritrovare la maggioranza persa strada facendo, pare abbia fiaccato la loro azione istituzionale: “Oggi, a ridosso degli ultimi cambi di casacca in seno al consiglio e all’imbarazzante rimpasto di giunta e a ridosso del periodo di alta stagione estiva appena conclusosi, gestito in maniera a dir poco disastrosa, – scrivono Labita e Cruciata – sentiamo che la misura è colma e che sia giunto il momento di riflettere, di fare il punto sulla strada già percorsa e su quella ancora da percorrere, per trarre le opportune conclusioni”. I due consiglieri dimissionari evidenziano anche la loro frustrazione rispetto al lavoro fatto in questi anni a livello istituzionale di proposta: “La stragrande maggioranza delle nostre proposte ha trovato innanzi un muro di gomma, – si legge ancora nella nota – ci siamo visti bocciare mozioni ed atti di indirizzo, le nostre obiezioni e le nostre istanze sono rimaste inascoltate e le nostre proposte rimaste chiuse in qualche cassetto chissà dove”. Vengono poi rispolverate le acredini sorte quando poco prima dell’accordo, che ha portato il sindaco a riconquistarsi un maggioranza, l’allora opposizione scrisse un documento in cui ci si diceva essere tutti pronti alle dimissioni: erano in 11 e se avessero davvero presentato le dimissioni, essendo la metà più uno, sarebbe decaduta l’intera assemblea consiliare lasciando quindi in carica solo sindaco e giunta. Dito puntato contro la politica: “Abbiamo discusso – scrivono polemicamente – con chi, nella più totale incoerenza, morale ancor prima che ideologica e politica, ieri era pronto a dimettersi dalla carica di consigliere in aperto contrasto con l’amministrazione, mentre oggi ne è parte integrante ed esponente di rilievo”. Ora i due dimissionari dovranno essere sostituti alla prossima seduta dai primi non eletti nella lista di “Cambiamenti”: di tratta di Giacomo Galante e Federica Naso.