Mini discariche a cielo aperto specie nelle zone periferiche e operai in difficoltà. Il nuovo assetto del servizio di raccolta dei rifiuti ad Alcamo, che ha nella sostanza comportato il taglio di un turno di raccolta settimanale dell’indifferenziato, avrebbe generato problemi di natura igienico-ambientale. Dunque strade sporche e piccole montagne di rifiuti che restano per giorni a giacere sui cigli dei marciapiedi. Lo denuncia la Uil Trasporti Trapani che attacca il Comune non tanto per le nuove modalità della raccolta quanto per i provvedimenti consequenziali che non sarebbero mai stati adottati. Il primo problema sarebbe di natura igienica: “Operai e cittadini sono costretti a vivere in un ambiente tutt’altro che salubre – afferma il segretario dell’organizzazione di categoria, Giorgio Macaddino – in seguito a questa ordinanza sindacale. Gli stessi operai non riescono poi a rimuovere l’enorme cumulo di rifiuti indifferenziati che si viene a formare nell’arco di una settimana da un ritiro all’altro dei sacchetti. Le montagne di spazzatura diventano poi ricettacolo di topi e insetti, i lavoratori non possono subire sulla loro pelle e sulla loro salute fantomatiche attività di rimodulazione di servizi dei rifiuti che mettono a rischio la salute degli stessi”. Per il sindacato inoltre si sarebbero dovuti attivare due provvedimenti: “Uno – aggiunge Macaddino – doveva essere quello di garantire una capillare attività di informazione ma non si è mai effettuata una campagna in tal senso. C’è una generale disinformazione su questo nuovo servizio di raccolta. L’altro provvedimento doveva sicuramente essere quello di garantire dei controlli capillari da parte della polizia municipale ma anche qui a noi non risulta che ci sia stata questa azione davvero repressiva. Esortiamo l’amministrazione, pertanto, a predisporre mezzi adeguati per rimuovere tutto il cumulo di rifiuti in giro per la città e prevedere un’adeguata vigilanza”. L’ordinanza è entrata in vigore dallo scorso 7 maggio ma si sta registrando qualche criticità, come era ovvio aspettarsi quando vengono introdotte certe novità. Tra le periferie più colpite sicuramente la vasta contrada Catanese, conosciuta come Bosco d’Alcamo, dove si scorgono sacchetti ammassati tra loro ed un generale degrado sul ciglio della strada. L’aumento delle temperature di questi giorni sta sicuramente apportando problemi in più sul piano ambientale. Si scorgono persino materassi e un frigorifero abbandonati. La decisione di tagliare la raccolta dell’indifferenziato nasce dal fatto che il Comune vuole sollecitare il cittadino a differenziare di più, aumentando quindi quella soglia percentuale che permetterebbe anche di risparmiare tanti soldi evitando il conferimento in discarica. “Non sappiamo ancora con dati certi quale sia stato l’effetto di questo nuovo servizio – precisa l’assessore all’Ambiente Roberto Russo – anche perchè non ci sono dati. Li abbiamo chiesto all’ente gestore che ancora non ce li ha forniti. La nostra percezione però è positiva”. Riguardo alle criticità l’assessore annuncia che a breve partirà la campagna d’informazione. “E’ in preparazione un video – sottolinea -, purtroppo i tempi ordinati dalla Regione in tema di smaltimento dei rifiuti sono stati molto ridotti e di conseguenza abbiamo dovuto agire in fretta e furia. Sui controlli posso assicurare che già sono partiti da parte della polizia municipale, appena approveremo il bilancio entreranno in servizio a loro supporto anche le guardie ambientali”.