Alcamo-Stop ai pozzi privati: in migliaia senz’acqua, scatta la protesta

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1608Migliaia di alcamesi, sia quelli rimasti in città ma soprattutto quelli che si trovano nella case di villeggiatura ricorderanno il Ferragosto 2016 perché sono rimasti senza una goccia d’acqua ed è difficile stabilire quando potranno riempire cisterne e bidoni per i normali usi domestici. Infatti il Comune di Alcamo ha notificato una lettera agli autotrasportatori, una ventina, con la quale viene comunicato che non si può più prelevare acqua dai cinque pozzi privati, sparsi sul territorio, perché non è stata rinnovata l’autorizzazione a prelevare quello che si può definire oro bianco.  “Ci è stato comunicato ieri dal comando della Polizia municipale – dicono in coro gli autotrasportatori mentre i telefonini non finiscono mai di squillare- che non possiamo più attingere l’acqua. Ci è stato detto che ad Alcamo c’è tanta acqua fornita dal Comune che non c’è più bisogno di usare i pozzi privati.  L’autorizzazione per usare i pozzi venne data dal prefetto 12 anni fa, d’accordo col Genio civile, per fronteggiare l’emergenza acqua ad Alcamo. Sono state decine e  telefonate, durante il colloquio che abbiamo avuto  stamane con gli autotrasportatori. Tutte con la richiesta di acqua. La risposta dei camionisti: “Non è possibile”. E dall’altro capo del filo telefonico si sentivano forti imprecazioni e proteste. “Noi come facciamo ora – dicono decine di famiglie abitanti nelle contrade Crocicchia, Palmeri, Pietra Longa, Tre Noci tanto per fare un esempio costrette ad acquistare l’acqua a 45 euro ad autobotte perché dai rubinetti scorre col contagocce e solo per un’ora ogni tre giorni”. Stessa emergenza in tante altre zone e nei luoghi di villeggiatura. E poi anche quelle poche fontanelle di Alcamo Marina sono a secco. Ma è chiaro che le fontanelle non possono soddisfare le esigenze dei villeggianti. In moltissime zone di Alcamo e del suo territorio migliaia di persone sono costrette a rifornirsi con le autobotti private. Questa situazione che dura da decine di anni la conoscono bene impiegati e dirigenti dell’Ufficio acquedotti, ma ora, udite udite…, si scopre che in città corre tanta acqua, acquistata da Siciliacque a 0,69 centesimo più Iva a mero cubo che delle autobotti private si può fare a meno. Non la pensano così migliaia di alcamesi che sarebbero felici di evitare di comprare l’acqua se questa arrivasse in tutte le abitazioni. Emergenza acqua dunque per tantissimi alcamesi, mentre gli autotrasportatori cercheranno di incontrare il sindaco  martedì prossimo ma per Ferragosto in tantissimi alcamesi rimarranno a secco già a partire da stamane.