Alcamo-Guerra fra burocrati al Comune, procedimento disciplinare per dirigente

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ALCAMO – La spaccatura fra i burocratici del municipio di Alcamo da sotterranea finisce oramai alla luce del sole. Che non ci fosse idillio tra i vertici apicali della macchina burocratica lo si era capito da tempo e la mossa del segretario generale del Comune, Cristofaro Ricupati, ufficializza questa spaccatura. Ricupati ha infatti aperto un procedimento disciplinare nei confronti del dirigente al Personale Marco Cascio. Le motivazioni sono top secret e dal municipio le bocche sono cucite sul perchè di questa iniziativa. Pare comunque che il segretario abbia mosso più di una contestazione al burocrate che guida il Settore degli Affari generali e delle Risorse umane, oltre ad essere il vice proprio di Ricupati. Una situazione alquanto delicata che ha portato a conflitti di non poco conto e che ha spinto lo stesso Cascio al ricorso per ricusazione. In pratica Cascio ha chiesto di non essere giudicato dalla stessa persona che gli ha mosso le contestazioni, chiedendo sostanzialmente che sia un altro l’arbitro della vicenda. In tutto questo la stessa Avvocatura comunale ha rilasciato un parere pro-veritate sostenendo che “sussistono effettive ragioni d’impedimento nei confronti del segretario generale a decidere sul ricorso per ricusazione nei suoi confronti”. Ecco perchè alla fine il sindaco Domenico Surdi, informato della delicata vicenda, ha deciso di attribuire ad un altro dirigente, Francesco Saverio Maniscalchi, le funzioni di segretario generale limitatamente alla decisione del ricorso per ricusazione. Storia beffarda quella per Cascio: oggi da giudicante si ritrova invece giudicato. Infatti diverse sono stati i procedimenti disciplinari intentati dallo stesso Cascio nei confronti di dipendenti, essendo per l’appunto a capo del Settore Personale. Oggi invece è proprio lui che rischia delle sanzioni. Un curriculum di tutto rispetto quello del burocrate alcamese: 59 anni, laureato con il massimo dei voti a la lode in Giurisprudenza all’università di Palermo, abilitazione all’esercizio della professione di avvocato, ha svolto il ruolo di segretario generale in diversi Comuni e al municipio alcamese, prima di ricoprire l’attuale ruolo, è stato anche direttore generale, presidente della commissione edilizia e avvocato. Altrettanto pesante il suo compenso: dalla tabella pubblicata sul sito internet del Comune guadagna 85 mila euro lordi tra stipendio tabellare e posizione di parte fissa. Sul merito della vicenda il primo cittadino preferisce non entrare: “Saranno i soggetti competenti a valutare questo procedimento che è ancora in corso – evidenzia diplomaticamente Surdi -. Si tratta di contestazioni su fatti amministrativi”. Alla domanda se questo procedimento potrebbe portare al licenziamento il sindaco precisa: “Non credo che si tratti di contestazioni di tale gravità ma ripeto che non sono io a dover giudicare”.