Alcamo-Riserva Monte Bonifato dimenticata, chiesto incontro

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Un incontro al commissario straordinario del Comune di Alcamo per arrivare ad una soluzione in modo da garantire la salvaguardia del Monte Bonifato. A richiederlo in una lettera aperta l’associazione “Salviamo il Bonifato” che da anni opera con propri volontari proprio per la tutela di questa riserva che sta lentamente rischiando di cadere nel più assoluto degrado. Una presa di posizione che scaturisce dalle ultime vicende che hanno visto proprio il commissario fare dietrofront sulla convenzione per la gestione dell’area, ritirando la convenzione che era approdata in consiglio comunale per “ulteriori approfondimenti”. Per molti invece questa convenzione significa finalmente far uscire dall’oblio una riserva la cui gestione è affidata a Comune e all’oramai ex Provincia regionale di Trapani. “Salviamo il Bonifato” sollecita una immediata risoluzione della vicenda, qualsiasi essa sia, purchè la riserva torni finalmente ad essere valorizzata: “Il nostro auspicio – si legge nella lettera – è che la società civile, le associazioni e la pubblica amministrazione facciano un percorso comune con l’obiettivo di tutelare e valorizzare il nostro territorio, rendendolo, al di là della retorica, realmente fruibile”. In questi anni l’assenza di interventi di manutenzione lungo tutta la riserva ha portato a problemi di non poco conto. In primis quello della chiusura dei sentieri la cui mancata messa in sicurezza ha comportato per l’appunto il divieto di transitabilità che vige da anni. La convenzione approdata al Comune di Alcamo avrebbe permesso di sbloccare questa situazione di stallo, con la Forestale e le associazioni ambientaliste autorizzate a potere intervenire garantendo quindi la messa in sicurezza degli oltre 100 ettari di riserva. “Chiediamo al Commissario Straordinario – sottolinea nella missiva “Salviamo il Bonifato” – un incontro per rappresentare le ragioni che ci spingono a credere che la sperimentazione di un modello innovativo di collaborazione tra pubblico e società civile, che veda la partecipazione del Libero Consorzio di Trapani, del Comune di Alcamo, dell’Azienda Foreste Demaniali e della realtà rappresentata in questi ultimi anni dai volontari, possa consentire il conseguimento di risultati di gestione apprezzabili nel quadro generale della economia ambientale, coniugando nel contempo finalità sociali e economiche con quelle della conservazione e protezione della natura”. Il commissario del Comune stoppò la convenzione dopo i tanti dubbi espressi prima dalla commissione consiliare competente e poi anche da diversi consiglieri comunali che denunciavano la sovrapposizione di competenze tra l’attuale convenzione e quella stipulata precedentemente negli anni ottanta, ed ancora in vigore, tra Comune ed ex Provincia. Arnone evidenziò la necessità effettivamente di rivedere il testo per ulteriori approfondimenti.