Alcamo. Posizioni al Comune Cinque avvisi di garanzia per abuso

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Dovranno presentarsi il prossimo 12 gennaio davanti al Pm del Tribunale di Trapani, Andrea Tarondo, per esporre le loro motivazioni su un vecchio provvedimento che riguarda il geometra Giuseppe Stabile al quale venne conferita, alcuni anni fa,  una posizione organizzativa. Si tratta di provvedimenti solitamente approvati a fine anno con delibera di giunta alla quale poi danno esecuzione i dirigenti. Con la posizione organizzativa vengono concessi benefit ai dipendenti e in quella occasione al geometra Stabile vennero dati 8 mila euro lordi. In quell’anno furono una ventina le posizioni organizzative deliberate, ma l’attenzione degli inquirenti è stata puntata solo su quella di Stabile, pare a seguito di una denuncia specifica o di un dettagliato esposto anonimo. Per tale conferimento  sono finiti sotto inchiesta, con l’ipotesi del reato di abuso,  l’ex sindaco Sebastiano Bonventre, l’ex segretario comunale Cristofaro Ricupati, l’ex dirigente del Settore pianificazione del territorio, ora in pensione Gaspare Fundarò (questi firmò una sola determina e respinge l’accusa) e gli attuali responsabili comunali del Settore personale e del Settore finanze Marco Cascio e Sebastiano Luppino, che diedero i vari pareri. L’indagine abbraccerebbe  un periodo che va dal 2010 sino al 2015 e la denuncia sarebbe stata presentata in Procura nel 2016, ovvero diversi anni dopo la delibera, adottata dall’ex giunta Bonventre. Sullo sfondo ci potrebbe essere quindi  la battaglia che si combatte da anni e che riguarda il controllo di uno dei settori più delicati della vita cittadina, ovvero l’urbanistica il cui funzionamento rappresenta  il volano per l’edilizia e  quindi la possibilità di creare occupazione e far lavorare anche l’indotto, grazie all’approvazione delle concessioni edilizie. Un settore quello dell’Urbanistica molto delicato sul quale hanno puntato i riflettori gli investigatori ma che  in questa  indagine  ha riguardato solo la posizione di Giuseppe Stabile, oggi,  responsabile servizi  all’Urbanistica. Un settore che prima includeva anche i Lavori pubblici, diretto dall’ingegnere Anna Parrino. Alcuni anni fa l’ amministrazione comunale, dopo un lungo tira e molla, decise di sdoppiarli per motivi di opportunità  e per evitare l’insorgere di probabili o presunti conflitti di interesse. All’Ufficio urbanistica, dopo la scadenza del contratto con un tecnico esterno ovvero l’ingegnere Giambattista Impellizzeri, si verificarono periodi di “vacatio” che non giovavano certo all’operatività dell’Ufficio e quindi con le risposte da dare alle richieste dei cittadini. Per tale motivo sarebbe stato successivamente  incaricato il geometra Stabile. Nello stesso settore dopo varie vicissitudini, dopo un apposito bando, venne nominato per sei mesi, prorogati per altri sei mesi, un architetto marsalese. Si è andati avanti all’insegna di una certa precarietà. Ma oggi avere due piedi dentro il settore  Urbanistica risulterebbe molto importante alla luce delle scelte da operare per l’iter già avviato per la predisposizione del Piano regolatore generale. E che l’Urbanistica forse sia un settore difficile lo dimostra anche il fatto che il sindaco Domenico Surdi, dopo l’insediamento di sei mesi fa, ha tenuto per se,  la delega dell’Urbanistica, che solo da pochi giorni ha conferito all’assessore Fabio Butera. Per quanto riguarda la vicenda dei cinque indagati per abuso, tutti sono sicuri di avere agito nel rispetto delle leggi in materia. Respingono l’ ipotesi di reato di abuso  per il quale hanno avuto notificato un avviso di garanzia con invito a comparire davanti al pubblico ministero il prossimo 12 gennaio. In quella sede conosceranno come è scattata l’indagine. Ai funzionari ai quali è stato contestato il fatto di avere dato parere di legittimità per la posizione organizzativa di Stabile, rispondono che questo è stato abolito nel 1998. Sull’indagine l’ex sindaco Sebastiano Bonventre tiene a sottolineare “che  finora non ho ricevuto alcunché. Ho la certezza di avere sempre agito  nell’interesse esclusivo della città.  Gli unici due laureati in servizio di ruolo, Renda e Faraci rinunziarono all’incarico e la Parrino in virtù della vicenda giudiziaria del marito, (ndr Piccolo- Cassarà entrambi assolti), era totalmente incompatibile per cui non comprendo l’ipotesi stessa del reato”.