Alcamo. Olivicoltura Frantoi al lavoro, produzione in calo del 40%

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Hanno aperto i battenti lo scorso 5 ottobre i cinque frantoi che operano nell’Alcamese. Lavoro a buon ritmo, ma a singhiozzo in questi giorni di pioggia invocata in tante zone perché le olive erano disidratate. Nelle annate con condizioni meteo  favorevoli la produzione di olive nell’Alcamese si aggira sulle mille e 200 tonnellate. Una quantità che permette di produrre 800 tonnellate di olio. Il giro di affari è di circa 5 milioni di euro. L’annata  2020 dall’imprenditrice Maria Possente è definita tecnicamente “di scarica”. “La fioritura era ottima  ma il forte vento di scirocco – dice Maria Possente – in molte zone di campagne coltivate ad uliveti ha compromesso la maturazione facendo registrare un calo di produzione rispetto allo scorso anno che si aggira sul 40 per cento”. Sui motivi del calo di produzione non ha dubbi l’imprenditore Piero Lo Monaco con esperienza ultra quarantennale. Si occupa di olio e di imbottigliamento insieme alla moglie Beatrice e ai figli, Francesco e Nicolò. “La colpa è dei cambiamenti climatici e in questa pazza estate a soffrire è stata anche l’agricoltura per come è accaduto per l’olivicoltura”. Contrada Fico, Bosco Falconeria e oliveti nel territorio di Grisì sono le zone dove lavorano e producono gli agricoltori alcamesi. La raccolta è iniziata con larghissimo anticipo per la maturazione avvenuta con le bizze del tempo. Fino a qualche decina di anni fa le olive arrivavano a maturazione e si raccoglievano il giorno dopo la Commemorazione dei defunti.  Per il 90% delle  produzioni si tratta di olive “cerasola” adatte a produrre olio rispetto alla Nocellara ottima per la mensa.   Oltre l’80 per cento della  produzione  degli alcamesi  è biologica. Fuori dalla Sicilia  una bottiglia di extravergine viene venduta da 8 a 9 euro al litro”. “Non esiste olio extravergine sotto sei euro a bottiglia – sostiene Piero Lo Monaco”. per la vendita sul posto”. Ma quanto costa ad Alcamo portare le olive nei frantoi per uscire l’olio? Si paga 14 euro a quintale. In questo periodo l’olio si vende da 60 a 70 euro a “cafiso”. Un prezzo elevato. Ad Alcamo vige da sempre l’unità di misura del “cafiso”. Contiene  otto chili di olio che corrispondono a nove litri meno un quarto. Il prezzo varia a seconda la stagione. E oggi sono numerosi i giovani che si dedicano all’agricoltura: Olio e vino.