Favoritisimi nella stabilizzazione di precari, Tranchida e Pagoto indagati

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Assunzioni nei comuni, i PM chiedono il rinvio a giudizio per Giacomo Tranchida, sindaco di Trapani, e Giuseppe Pagoto, ex primo cittadino di Favignana. Si tratta di un filone dell’inchiesta Egades dello scorso mese di luglio. Adesso i sostituti Matteo
Delpini e Rossana Penna, ha chiesto il rinvio a giudizio per Tranchida e Pagoto per alcune “stabilizzazioni di personale pilotate”. Si tratterebbe di due Asu, inseriti nel bacino del precariato del comune di Erice e transitati al Comune di Favignana.

Secondo la Procura, i due amministratori avrebbero redatto “atti prodromici e sempre preordinatamente e strumentalmente diretti a favorire” i due lavoratori. Le indagini della Procura si sono svolte nell’ambito di un troncone dell’operazione “Aegades” dello scorso luglio, in cui furono arrestate 24 persone alle Egadi,
compreso il sindaco Giuseppe Pagoto, poi dimessosi. I pm hanno chiesto, in totale, il rinvio a giudizio di 6 persone.

Le accuse ne confronti di Tranchida, si riferiscono agli anni in cui fu sindaco del comune di Erice, tra il 2007-2017, in parte proseguite anche dopo la sua elezione a Trapani. Sia Tranchida che Pagoto sono accusati di falsità ideologica e turbata libertà di un procedimento. Gli altri indagati sono Filippo Oliveri, ex comandante della Polizia Municipale di Favignana, e i funzionari Vincenzo Barone, Leonardo Di Benedetto e Patrizia Maria Salerno.

In questa nuova indagine l’ex sindaco Pagoto è anche accusato di aver “predisposto il relativo bando ad hoc” per stabilizzare altri sei dipendenti, con la complicità dei componenti della commissione esaminatrice, composta anche da Barone, Oliveri e Salerno.