Il sindaco di Alcamo ha emanato stamane un’ordinanza che prevede temporanee limitazioni di uso di locali, a rischio allagamenti, che si trovano nelle zone del torrente Canalotto, Placati, Cento Piazze e Gammara. Il provvedimento a causa delle forti piogge, dello scorso 24 ottobre e di quelle di ieri, che hanno comportato accumuli al suolo e che hanno causato la tracimazione di alcuni corsi d’acqua minori e dei torrenti Canalotto e Placati. E accumulo di detriti che hanno provocato diffusi danni su tutto il territorio comunale alcamese, in particolare tra le contrade Cento Piazze e Gammara, sia ad abitazioni civili che ad infrastrutture stradali, edifici pubblici e aziende private. Se si fosse proceduto per tempo alla pulizia questi danni forse potevano essere evitati.
Nell’ordinanza viene sottolineato che a causa del perdurare della grave situazione di rischio nelle zone sopraddette e nell’attesa dell’effettuazione dei sopralluoghi e delle verifiche di agibilità, possibili solo in seguito alla messa in sicurezza dell’area interessata e allo sgombero del materiale alluvionale presente all’interno dei locali, è indispensabile disporre il divieto di permanenza, negli immobili specificati, limitatamente ai periodi di attivazione degli stati di allerta arancione e allerta rossa quale misura a garanzia della sicurezza dei cittadini residenti o dimoranti.
Ordinato quindi il divieto di permanenza, per novanta giorni, limitatamente ai periodi di attivazione degli stati di allerta arancione e allerta rossa meteo-idrogeologica-idraulica in tutti i locali a piano terra, seminterrati o cantinati, a qualsiasi destinazione duso, compresi tantissimi immobili che si trovano nella zona a rischio idraulico Torrente Canalotto, compresa nelle aree di circolazione: S.S. 187 e strade limitrofe e immobili nelle aree Cento Piazze – Gammara e insistenti nella zona a rischio idraulico. Il divieto può essere modificato o revocato anticipatamente.
Inoltre è stato ordinato lo sgombero e la dichiarazione di inagibilità – sino al ripristino delle condizioni di sicurezza di altri immobili. Ed ancora, entro novanta giorni, a cura del servizio comunale di protezione civile deve essere predisposto un piano che comprenda un sistema di allertamento e informazione della popolazione per consolidare il livello di sicurezza nelle aree a rischio. Devono essere presi tutti i provvedimenti per garantire la sicurezza. Finora il comune di Alcamo è privo di un piano di protezione civile.