Alcamo-Il rogo della ditta dei rifiuti, dossier alla Procura e l’attesa dei dati dell’Arpa

0
488

Un dossier sul rogo di Alcamo, dove a causa di un incendio è andata distrutta l’azienda di Vincenzo D’Angelo che si trova in contrada Citrolo, sarà presentato nei prossimi giorni alla Procura della Repubblica di Trapani. Il dossier per intentare un’eventuale class action qualora emergessero danni provocati da quella nube nera che per oltre 24 ore si è levata dal luogo dell’incendio, che sembrava l’anticamera dell’inferno. L’esposto, redatto dall’avvocato Maurizio Lo Presti, è diviso per settore delle varie categorie: terreni, allevatori e altro. Nessuna volontà persecutoria da parte dei firmatari dell’esposto ma la volontà di conoscere con esattezza quanto è accaduto e se le ricadute della nube nera ha provocato inquinamenti da diossina. “Non ci può essere diossina – ha ribadito più volte l’imprenditore  Vincenzo D’Angelo – perché utilizzavamo materiale per usi alimentari”.  E mentre sul fronte delle indagini per scoprire le cause dell’incendio, scoppiato nel pomeriggio dello scorso 30 luglio, gli accertamenti proseguono, il resto sembra che sia sia arenato all’Arpa poiché dopo 36 giorni dall’incendio ancora si attendono i dati delle analisi. L’ultimo bollettino dell’Arpa riguarda analisi su diossine e furani di particolato atmosferico, rilevate dal 2 al 4 agosto scorso sul Palazzo di Vetro del Comune in contrada Tre Santi. La qualità dell’aria è risultata nella norma e per quanto riguarda le altre analisi? E’ mai possibile che dopo 36 giorni ancora l’Arpa non ha concluso le indagini sui terreni? Fino ad oggi, mentre molte persone a spese proprie stanno facendo eseguire analisi sui terreni soprattutto nella zona di via monsignor Tommaso Papa e Tre Noci, solo il Movimento difesa del cittadino di Alcamo,  si è fatto carico di fare eseguire analisi i cui risultati sono stati illustrati nella loro sede della via Giordano. Ad illustrali è stato il dottor Eugenio Cottone e le analisi hanno riguardato il territorio di Alcamo in senso stretto. Analisi sul latte e foglie di ulivi e vite. “I campioni analizzati . disse Eugenio Cottone- hanno mostrato un bassissimo assorbimento dell’ Ipa Naftalene, considerati agenti cancerogeni, con valori ampiamente entro i limiti per latte e foglie di ulivi e viti, ma che richiederanno una verifica del prodotto finale”.  Dati realizzati grazie all’iniziativa privata. Ma quelli ufficiali e su vasta scala dell’Arpa a che punto sono? Nel corso della riunione nella sede del Movimento difesa del cittadino il sindaco Domenico Surdi manifestò “tutto il suo disappunto nei confronti dell’Arpa”.