Alcamo-Evasori, questa città è la loro “isola felice”

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Un Comune schiacciato dall’evasione fiscale, dai crediti non riscossi e soprattutto dalle sue contraddizioni. Benvenuti ad “Alcamolandia” dove può persino accadere che per perseguire uno spelacchiato numero di cittadini che non pagano tasse e tributi si possa spendere per straordinari al personale impiegato chiamato a stanare gli evasori più di quanto si incassa. Non è uno scherzo ma è pura realtà, quella che la Corte dei Conti ha evidenziato tra le criticità amministrative: ad esempio per il recupero Ici si sono spesi 19 mila euro ma se ne sono incassati la miseria di 14. L’altra contraddizione è che si parla di difficoltà a recuperare tasse e tributi perché c’è poco personale, poi però la Corte dei Conti parla di numero di lavoratori in esubero e che costano troppo in termini complessivi di sostenibilità. Di fronte a questa vera e propria confusione ieri sera si è trovato a dibattere il consiglio comunale con la maggioranza targata Movimento 5 Stelle a sostegno del sindaco Domenico Surdi ad approvare il rendiconto di gestione del 2015 e le misure correttive del rendiconto del 2014. Atti entrambi passati ma da cui i pentastellati hanno preso le distanze sostenendo che entrambe le manovre non sono figlie dell’attuale governo cittadino in carica. I grillini hanno lanciato dei messaggi forti e chiari ieri facendo intendere che metteranno in campo a breve una sorta di rivoluzione interna agli uffici dei Tributi.

Inevitabile che il consiglio tornasse a parlare delle solite questioni su cui ci si arrovella da sempre. In primis i famosi straordinari e premi produttività che, alla luce dei rilievi mossi per l’appunto dai magistrati contabili, appaiono quantomeno poco opportuni rispetto ai risultati ottenuti.

Sulla questione evasione il governo cittadino sta già lavorando ma sostiene di avere anche scoperto un sistema poco trasparente. Dito puntato su Riscossione Sicilia, a cui il Comune fa riferimento per il recupero coatto di tasse e tributi che fanno parte, insieme più in generale ai crediti non riscossi, di quell’enorme mole da 40 milioni di euro di residui attivi, alcuni dei quali oramai di dubbia esigibilità. L’assessore al Bilancio Roberto Scurto sostiene che non vi è una rendicontazione da parte di Riscossione Sicilia rispetto a questo recupero e da qui gli uffici hanno poi difficoltà di monitoraggio. Sotto questo aspetto l’amministrazione comunale chiede trasparenza.

Nella seduta di ieri approvati anche alcuni debiti fuori bilancio, altro tallone d’Achille del Comune, ed una sola mozione, quella dell’intitolazione di un bene confiscato a Gaspare Stellino, commerciante suicidatosi a 57 anni a causa delle pressanti richieste di pizzo. Non è passata invece la mozione proposta sulla redazione di un piano per la regolamentazione degli impianti pubblicitari proposto da Abc, su cui l’amministrazione ha chiesto maggior tempo per una regolamentazione organica e puntuale.