La decisione del Pd alcamese di candidare a sindaco Vincenzo Cusumano, saltando le primarie di coalizione. non è piaciuta ad Area democratica. il movimento fondato da Pasquale Perricone che molto presto dovrebbe passare nel Psi, da dove fra l’altro hanno militato alcuni degli esponenti principali come Gino Paglino e Franco Gabellone. Area democratica oggi è in stand by, ma stando così le cose esclude un accordo che passi attraverso l’appoggio a Vincenzo Cusumano, il quale un paio di sere fa telefonando a Gino Paglino, per iniziare a predisporre il programma si è sentito dire: “non abbiamo nulla da dirci”. Area democratica aveva proposto al Pd di formulare una rosa di nomi per la scelta del candidato sindaco e qualora uno di questi fosse stato gradito ad Area democratica non ci sarebbe stato bisogno di svolgere le primarie. Il movimento fondato da Pasquale Perricone, pur non avendo nulla da eccepire sulla persona di Vincenzo Cusumano, attende una risposta del Pd all’interno del quale le discussioni sono sempre aperte. Pare anche che sarebbe emersa qualche perplessità in Ad su posizioni assunte in maniera unilaterale dai democratici contro una eventuale coalizione con l’Udc di Mimmo Turano, che non si esclude possa candidarsi a sindaco per portare acqua al proprio mulino, e con Sicilia Futura. Il Pd esterna una ritrovata “verginità” essendosi liberato di Scala e Papania come avrebbero riferito ad Area democratica. Bene hanno fatto i due a non replicare per evitare sterili e inconcludenti polemiche. Intanto dopo il caso Benenati quale sarà la posizione del gruppo che fa capo all’onorevole Paolo Ruggirello? Presenterà un proprio candidato. Ci sarà rottura tra Pd e area democratica? Sembra dunque che il Pd alcamese, dove da tempo manca una leadership politica, sia destinato a correre da solo con il rischio di andare ad infrangersi e quindi perdere voti e consensi. Stando così le cose appare chiaro il motivo della presenza del coordinatore Massimo Ferrara alla presentazione di candidati a sindaco per come è accaduto sabato scorso quando è stata ufficializzata quella dell’insegnante Antonino Vallone lista “Progetto Alcamo”. Lo stesso ex sindaco ed ex deputato regionale avrebbe lanciato improbabili segnali non captati verso Sel di Massimo Fundarò e Abc. Segnali non graditi a tutti i dem locali. Ma oggi in quanti sono? Si lavora sotto traccia nei partiti e movimenti. E mentre è stata ufficializzata la candidatura a sindaco di Alessandro Calvaruso, meet up e incontri ravvicinati di vario tipo non mancano per mettere a punto strategie vincenti. Intanto Antonio Nicolosi fa sapere che si candiderà a sindaco nell’Ucd. Nel Movimento 5 stelle circolano i nomi dell’avvocato Surdi e dell’infermiera professionale pedagogista Calamia. Chi candiderà Abc: potrebbe essere l’avvocato Mauro Ruisi ma la partita è tutta aperta. Nel centrodestra scontata appare la candidatura di Saro Lauria. Ribadiamo che Alcamo ha bisogno di un sindaco, di qualsiasi colore esso sia, che abbia indubbie qualità e capacità per amministrare una città in coma. Giuseppe Maniscalchi