Gibellina-La cura del verde pubblico affidata a cittadini e imprese

0
546

 

Un enorme parco pubblico con oltre ventimila piante in più di sette ettari di giardini comunali: è la città di Gibellina che vanta tra il suo verde pubblico carrubi, pini, pioppi, ulivi, ma anche piante da frutto come agrumi, mandorli, ciliegi solo per citarne alcuni, oltre agli arbusti tipici della macchia mediterranea. Ma la cura del verde è diventata ormai per il Comune una spesa oramai insostenibile. «Continuiamo a ricevere sollecitazioni da imprese e cittadini di Gibellina che vogliono prendersi cura della propria città», precisa il Presidente del Consiglio Comunale Vito Bonanno. «E allora perché non coinvolgerli nella cura del verde pubblico. La città è dei suoi cittadini e, allora, la migliore garanzia è affidarla alla cura degli abitanti». Il Consiglio Comunale ha così approvato un regolamento che consente ad associazioni, imprese e singoli cittadini di chiedere in affidamento gratuito, per un massimo di tre anni, un’area da progettare, abbellire e curare. Ribadisce. «È l’applicazione concreta del principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale – commenta il sindaco Salvatore Sutera-  privati cittadini contribuiscono alla cura dei bisogni collettivi e alle attività di interesse generale, alla politica rimane la funzione di programmazione e coordinamento». È allo studio del Comune, inoltre, l’abbandono delle pratiche di diserbo chimico e l’avvio di progetti di diserbo sperimentale e biologico. L’amministrazione sta spingendo verso il ritorno al diserbo meccanico e manuale o, ancora, verso il piro-diserbo, il diserbo attraverso il calore che, dal punto di vista ecologico, ha un impatto ambientale del tutto trascurabile. «Stiamo pensando a una direttiva che mette al bando l’uso dei pesticidi», afferma l’assessore all’Ambiente Gioacchino De Simone. «Le erbacce saranno antiestetiche, ma preferiamo proteggere i nostri concittadini dal rischio di contrarre pericolose malattie». Col nuovo regolamento, chi vorrà potrà anche chiedere l’istallazione di compostiere su spazi a verde pubblico.