Acqua, erogazione verso normalità a Castellammare del Golfo. Pozzo riparato e aiuto da Siciliacque

0
316

15.000 residenti con 8.000 utenze da ottobre a giugno e presenze che si quadruplicano durante la stagione estiva. Castellammare del Golfo, ogni anno, deve fare i conti con qualche pecca nell’erogazione dell’acqua. Basta un guasto ai pochi pozzi che approvvigionano la cittadina e il sistemava quasi in tilt. Come è accaduto proprio a cavallo di Ferragosto quando il pozzo gemello di Inici, a causa di un guasto a quello principale, non è riuscito a coprire la grande richiesta di acqua di residenti e turisti.

Ieri il comune di Castellammare del Golfo ha completato i lavori ed ora l’erogazione avverrà da due a quattro volte a settimana a seconda della zona. In città arrivano solitamente 53 litri di acqua al secondo che, per i mesi di luglio e agosto vengono incrementati da altri 20 che l’ente locale acquista da Siciliacque. E questo grazie alla disponibilità dell’associazione albergatori e dell’AssoLacatur che hanno l’ok ad impiegare li proventi della tassa di soggiorno per acquistare il prezioso liquido. La disponibilità in estate, quindi, sale a 73 litri di acqua al secondo. Scopello ha invece un altro pozzo che eroga 4 litri di acqua al secondo. Una quantità complessiva che, bene o male, consente di andare avanti senza particolari patemi ma quando arriva un guasto a qualche impianto, sono puntualmente dolori.

La situazione idrica a Castellammare del Golfo registra comunque una sorta di peccato originale. Il comune, infatti, non è stato abilitato quale soggetto gestore quindi non può emettere bollette e non può gestire l’erogazione. Tramite il suo personale può soltanto intervenire in caso di emergenze e può effettuare le manovre necessarie per aprire e chiudere gli impianti. Il resto è in mano a Siciliacque in attesa che l’ATI riesca ad assegnare il servizio idrico integrato con il tanto atteso appalto trentennale. Insomma il comune di Castellammare del Golfo, come altri enti locali del territorio, ha quasi le mani legate, soprattutto in materia di programmazione di eventuali nuove risorse idriche.