Zone alluvionate, Surdi: “Previsti sostegni e decine di interventi”

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La Giunta Surdi, sulla scorta delle relazioni di studio dell’evento e di stima dei danni elaborate dal Servizio Comunale di Protezione Civile, ha deliberato le richieste da formulare al Presidente della Regione Musumeci, affinché ne sia portavoce col Governo nazionale, per gli eventi alluvionali a cavallo tra fine ottobre e inizio di novembre. I Comuni – si legge in una nota-stampa del comune di Alcamo – devono indicare i reali fabbisogni della città, sia in termini di soccorso e assistenza alla popolazione, sia in termini di preparazione del Piano degli interventi strutturali per la messa in sicurezza del territorio. “Siamo in attesa dei sopralluoghi congiunti – ha detto il sindaco Domenico Surdi – con il Genio civile e l’Autorità di Bacino per la rimozione delle ostruzioni all’alveo del Torrente Canalotto; intanto abbiamo adottato misure temporanee a tutela della sicurezza delle persone”.  Il riferimento è l’ordinanza che vieta l’accesso alle zone alluvionate di zona Canalotto ad Alcamo Marina in caso di allerta meteo. Dieci sarebbero le richieste inoltrate dal Comune di Alcamo inoltrate alla Regione. Non è dato sapere dopo quanti giorni dall’evento del 24 ottobre scorso.

Il riconoscimento dello stato di emergenza anche per gli eventi verificatisi;  la previsione di un fondo per l’erogazione di contributi una tantum alle famiglie evacuate dall’abitazione principale, in ragione dell’80% del valore dei beni mobili andati distrutti; l’attivazione di un fondo per gli interventi di ripristino del patrimonio immobiliare privato distrutto o danneggiato;  la previsione di un fondo per l’erogazione di contributi ai cittadini che hanno perduto autoveicoli e/o altri beni mobili registrati; prime misure economiche di immediato sostegno al tessuto sociale nei confronti dei nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa risulti compromessa; previsione di un immediato sostegno economico per la ripresa delle attività economiche e produttive sulla base di apposita relazione tecnica contenente la descrizione delle spese a tal fine necessarie, nel limite massimo di 20.000 euro; e ancora la previsione del rimborso relativo alla spesa per la fornitura di vitto e alloggio e beni di prima necessità alle suddette famiglie, sostenuta da parte dell’Amministrazione comunale, nel limite temporale di due mesi; la previsione di uno specifico fondo per il finanziamento di un intervento, da eseguirsi con le procedure della somma urgenza, per l’eliminazione dei danni puntuali occorsi al reticolo viario urbano e alle infrastrutture di rete e dei sottoservizi. Davvero una marea di interventi dettagliati ma previsionali. Bisognerà capire e vedere quando diverranno realtà.