“Zes della legalità”, proposta alla Regione per Partanna, Castelvetrano e Campobello

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“La ZES della legalità può rappresentare un’opportunità straordinaria per il territorio dei comuni di Campobello di Mazara, Castelvetrano e Partanna. Ecco perché oggi abbiamo voluto mettere la prima pietra all’iter di proposta condivisa”: è quanto affermato dal deputato regionale Nicola Catania durante i lavori della Commissione attività produttive all’Ars. La proposta dal deputato e sindaco di Partanna per alcune cittadine comprese nel Valle del Belice, rappresenta uno strumento di grande opportunità per le imprese che si trovano all’interno delle zone economiche speciali che potranno usufruire di agevolazioni fiscali importanti e sostanziose.

Ai lavori della seduta della commissione attività produttive hanno preso parte anche i sindaci di Castelvetrano e Campobello di Mazara, Enzo Alfano e Giuseppe Castiglione: “La creazione della ZES della Legalità può rappresentare un segno concreto della presenza dello Stato – hanno commentato entrambi i primi cittadini belicini – in controtendenza a quanto si dice, sbagliando, che dove c’è la mafia c’è lo sviluppo”.

Le ZES, zone economiche speciali, sono aree geograficamente delimitate e identificate, costituite da territori non territorialmente adiacenti ma che presentano un nesso economico funzionale. L’Istituzione delle Zone economiche speciali, prevista nel decreto “Mezzogiorno” convertito in legge nel 2017, permette, in termini pratici, la riduzione per le imprese del 50% di Irpef ed Ires, a decorrere dall’anno nel corso del quale è stata intrapresa la nuova attività e per i sei anni successivi a condizione che si impegnino a mantenere l’attività nel territorio della Zes per almeno dieci anni e a conservare i posti di lavoro creati per lo stesso periodo.

Due le ZES finora presenti in Sicilia, una ad ovest e l’altra ad est dell’isola. A quella della Sicilia occidentale hanno aderito Calatafimi, Partinico, Carini, Cinisi, Custonaci, Marsala, Salemi, Santa Ninfa, Trapani, Mazara del Vallo, Palermo, Termini Imerese, Misilmeri fino a raggiungere il versante agrigentino con Favara, Licata, Aragona e Ravanusa. Grandi assenti i comuni di Alcamo e Castellammare del Golfo che, a suo tempo, non hanno ritenuto opportuno aderire all’iniziativa che garantisce numerose agevolazioni al mondo imprenditoriale.