Via Kennedy, lavori finiti a luglio. Cede già sede stradale

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ALCAMO – Un lato della carreggiata della via Kennedy, per una lunghezza di circa mezzo chilometro all’estrema periferia occidentale della città di Alcamo, sta lentamente cedendo. Si tratta dello scavo effettuato alcuni mesi fa, all’inizio dell’estate, per la realizzazione di un nuovo tratto ad estensione del sistema fognario delle acque nere.

Le opere sono state completate nel mese di luglio, il tratto di strada è stato asfaltato ma, subito dopo, ha cominciato a franare. I pericoli per gli automobilisti, ma soprattutto per i ragazzi che circolano in ciclomotore di finire fuori strada, sono davvero notevoli. Qualcosa probabilmente non ha funzionato nella chiusura degli scavi effettuata dalla ditta incaricata, la CO.GI.PA srl che, con la somma complessiva di 250.000 euro, si era anche occupata della manutenzione straordinaria della rete idrica in alcune zone di Alcamo.

Quel tratto di strada della via Kennedy è diventato davvero pericolosissimo e i residenti non sanno più a che santo votarsi. Ma c’è dell’altro. Infatti i pericoli non sono causati soltanto dal cedimento laterale della carreggiata interessati dai lavori ma anche dalla presenza delle solite transennature rimaste lì da quando i lavori sono stati ultimati. Tempistica che non deve sorprendere in quanto stessa cosa, e in più punti, accade ad Alcamo anche nelle trafficatissime vie delle zone centrali. Figurarsi in via Kennedy, strada periferica, dove in poco meno di mezzo chilometro si contano ben cinque recinzioni, segnalate alla meno peggio, lungo la corsia di marcia. Vuoi vedere che si tratta di un’idea innovativa? Un luogo per esercitarsi all’equilibrio sulle due ruote e alle gimkane automobilistiche?