Venerdì alle 14 carabiniere bussa al portone della chiesa. Partono i ‘Misteri’ di Trapani

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Alle 14 di domani, venerdì santo, i Gruppi Sacri cominceranno ad uscire dalla chiesa delle Anime Sante del Purgatorio. Sarà il maresciallo dei carabinieri Giuseppe Candela, comandante della stazione dell’Arma, a bussare tre volte al portone, come vuole la secolare tradizione, e quindi a dar via alla processione dei Misteri.  Un gesto simbolico che, assieme alla nutrita partecipazione al corteo dei carabinieri, testimonia l’indissolubile quanto antico rapporto che lega l’Arma a quest’evento religioso e al territorio.

Una manifestazione, di chiare origini spagnole, che vanta oltre quattro secoli di storia e che rievoca la morte e la passione di Cristo. L’evento, particolarmente sentito dalla cittadinanza trapanese che partecipa in maniera massiccia, è da sempre una delle principali attrazioni per i turisti. Venti gruppi sacri statuari, in rappresentanza di altrettanti ceti, e i simulacri del Cristo Morto e della Addolorata, vengono portati a spalla, in processione, per ben 24 ore, dal venerdì al sabato della settimana santa. Una tradizione che affonda le radici nel 1612, in piena dominazione degli spagnoli, popolo che subentrò agli Aragonesi nella guida del territorio. Durante la notte i Misteri percorrono le vie più caratteristiche e belle del centro storico di Trapani, davanti a tanta gente in strada per tutta la notte con il rumore dei tamburi e in particolare delle ciaccole in sottofondo. Quasi tutte le bande musicali della provincia, ma non solo, accompagnano i gruppi sacri. Il sabato mattina, piazza purgatorio si riempie in crescendo, qui uno dei momenti più emozionanti della processione: l’entrata dei Sacri Gruppi nella chiesa delle Anime Sante del Purgatorio. I misteri entrano ad uno ad uno nella chiesa accompagnati dalle bande, c’è chi piange per l’emozione, chi applaude, chi scatta le fotografie, chi prega e chi riprende il tutto con le telecamere. Le ultime annacate, (andamento tipico dei portatori, il suono delle ciaccole ancora per un po’ e la processione termina.

I consoli dei propri gruppi e i Massari accompagnati dalle bande portano i misteri dentro la chiesa, entrando e uscendo dal portone fino a quando la musica finisce.  Il giorno dopo è Pasqua e la macchina organizzatrice dei Misteri, ovvero l’Unione delle Maestranze, si rimette già al lavoro per la processione dell’anno seguente.