Variante per decongestionare il traffico in entrata. ANAS senza progetto esecutivo

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Il finanziamento è ancora esistente ma l’ANAS ha riprogrammato i fondi. Stiamo parlando della cosiddetta “Variante Alcamo”, un’opera forse decisiva, per decongestionare il traffico in entrata, ma non solo, nella cittadina. Un appalto complessivo da oltre 40 milioni di euro che potrebbe dare lavoro a tanta gente disoccupata. L’Anas, ente nazionale per le strade, ha più volte rinviato l’avvio dei lavori e l’ultima riprogrammazione, quella per fine 2017, ha provocato un nuovo inghippo burocratico. Il collegamento fra le due statali, la 113 a nord di Alcamo e la 119, il prolungamento del corso dei Mille, si sarebbe infatti dovuto realizzare attraverso un appalto integrato. Tale soluzione prevedeva che direzione dei lavori e progetto esecutivo fossero a carico dell’impresa che si fosse aggiudicato l’appalto. Nel frattempo il nuovo codice ce regolamenta la materia ha abrogato tale soluzione con il risultato che adesso l’ANAS, prima di indire la gara, dovrà predisporre il progetto esecutivo.

L’idea della bretella di collegamento fra le due strade statali, una sorta di circonvallazione nord-ovest della cittadina alcamese, risale ad alcuni anni fa. Il progetto definitivo, presentato nel 2012, nacque da una serie di incontri fra l’allora senatore Nino Papania e i vertici nazionali dell’ente nazionale per le strade.  La variante, il cui primo stralcio dovrebbe adesso andare in appalto, ben che vada, non prima del 2020, eliminerebbe le quotidiane e perenni code in zona Gammara, incolonnamenti che intasano il corso Generale dei Medici fino a raggiungere spesso anche la chiesa della Madonna delle Grazie.

L’avvio delle opere per il collegamento fra SS 113 e SS 119 era stato programmato, in un primo momento, per il 2015, ma le dimissioni del sindaco Bonventre prima, e l’attività soporifera dei partiti poi, hanno consentito all’ANAS dare priorità ad altre opere in altre zone della Sicilia, senza che arrivassero alcuna pressione e nessun interesse da parte della politica locale. Adesso, da circa un anno, l’assessore ai lavori pubblici Vittorio Ferro si è più volte recato a Roma e a Palermo per affrontare la vicenda. Nell’ultimo incontro gli è stato assicurato che il progetto esecutivo per il primo stralcio dell’imponente opera, per un ammontare di circa 20 milioni di euro, potrebbe essere pronto nel giro di pochi mesi. Il rischio è che Alcamo potrebbe ancora una volta essere mortificata e che i lavori per la bretella di collegamento, che già sarebbero dovuti essere in fase di avanzata realizzazione, slittino di chissà quanto tempo.