Valore etico dell’uso dei beni confiscati. Tutti a ‘Casa Felicia’, destino incerto per l’immobile (VIDEO)

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Tutti a Casa Felicia, ieri a Cinisi, per difendere “Il valore etico e culturale del riutilizzo dei beni confiscati alle mafie”. Autorità, associazioni e parenti di Peppino Impastato hanno partecipato alla manifestazione organizzata dall’associazione Libera di don Ciotti e dall’Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato. Il luogo è stato scelto non a caso: Casa Felicia, infatti, è nata in un immobile, confiscato a don Tano Badalamenti (che fu capo di Cosa Nostra e mandante dell’omicidio di Peppino Impastato), che da alcuni questi mesi è al centro di una lunga e spinosa querelle tra Leonardo Badalamenti, alias Massetti, figlio del vecchio patriarca e il Comune di Cinisi. Un errore commesso anni fa dall’ufficio tecnico del comune di Cinisi avrebbe inserito l’edificio nel patrimonio confiscato a suo tempo.