UILPA: “Tanti contagi fra detenuti e agenti, nessuna iniziativa del DAP”

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“I dati dei contagi da covid-19 dal provveditorato regionale amministrazione penitenziaria di Palermo –non ci vengono trasmetti con regolarità, e quindi pare che si voglia nascondere il dato della situazione carceraria”. Sono questi dubbi e amarezze della Segreteria Regionale del sindacato UILPA Polizia Penitenziaria. “Il caso di focolaio più importante risulta comunque essere a Siracusa, con oltre 150 detenuti positivi, seguito dalle carceri di Palermo, ma c’è stato anche un forte focolaio a Enna”.  “Dai dati che riusciamo ad avere – dichiara il sindacato UIL di settore – , sarebbero oltre 300 i detenuti positivi al covid, di cui 200 in cella singola asintomatici per precauzione, e altri 100 insieme in celle con altri, fra di loro tutti positivi, sempre precauzionalmente perché anche loro asintomatici”. Anche il dato del personale contagiato in tutta la Regione  – secondo la UILPA – ha superato abbondantemente le 350 unità con grave pregiudizio per l’ordine e la sicurezza degli istituti penitenziari, in quanto il numero di agenti in Sicilia, già carente di circa 700 unità, si deve sommare alle assenze per covid, raggiungendo ben 1000 assenze complessive in pianta organica”.

“Purtroppo dobbiamo registrare affermano i sindacalisti UIL della polizia penitenziaria – una totale assenza di iniziative da parte dell’amministrazione, unitamente ai vertici delle varie ASP, perché pare che l’ordine sia quello di non procedere ad operazioni di tamponi a tappeto, di sanificazione dei locali e dei mezzi, – afferma il segretario generale in Sicilia, Gioacchino Veneziano –  per evitare di vedere inesorabilmente salire a dismisura il numero dei positivi e quindi chiudere interi padiglioni o reparti”. “Questa situazione di gravissimo stress operativo sta portando il personale di Polizia Penitenziaria ad espletare servizi coprendo più postazioni. Ovviamente questa situazione allenta inesorabilmente il livelli di controllo, con le ovvie ricadute nella gestione della sicurezza interna ed anche nei servizi di scorta dei detenuti in tutti gli ambienti esterni”.

“Spiace costatare,- conclude la Segreteria Regionale UILPA Polizia Penitenziaria – che chi giornalmente si innalza a paladino dei diritti dei detenuti, tra cui i garanti e i politici sempre in prima fila quando si tratta dare colpe alla nostra categoria, oggi stanno in silenzio, non denunciando con forza l’assenza di attenzione verso questa condizione emergenziale nelle carceri siciliane, attualmente gestita solo grazie al coraggio, alla professionalità e allo spirito di abnegazione degli agenti della Polizia Penitenziaria”.