Diffamazione su facebook. Denunce nell’ambito della storia delle due bimbe alcamesi

0
86

Aveva accusato la moglie di avere sottratto le due figlie impedendole di tornare ad Alcamo dopo un viaggio a Miami, (Florida) dove vivono i familiari esuli di una donna cubana, sposata con un commerciante alcamese, che aveva deciso di rimanere negli Usa. Nella vicenda, finita davanti ad un giudice di Miami, vennero coinvolte oltre alle autorità giudiziarie anche i consolati di Roma e della Florida. Il commerciante, infatti, reclamava il ritorno ad Alcamo, dove sono cresciute e dove vivono le due bambine. La Corte distrettuale della Florida, dopo tre udienze, sentiti sette testimoni, sentenziò, luglio 2021, che le due bambine dovevano fare ritorno ad Alcamo. Vicenda che si complicò perché il quel periodo la Florida figurava al primo posto in America per contagi covid 19 e al commerciante non venne concesso il permesso dalle autorità americane di andare in Florida.

Ad accompagnarle ad Alcamo si rese disponibile un alcamese che vive e Miami. Le due bambine sbarcarono a Punta Raisi alla fine del mese di luglio dello scorso anno. Il suocero e la cognata scrissero frasi su Facebook, ritenute offensive, dal commerciante alcamese, che presentò denuncia per diffamazione, tramite l’avvocato Damiano Ciacio, che lo ha sempre assistito durante questa dolorosa  vicenda. La prima udienza è stata fissata per prossimo cinque aprile davanti al giudice del tribunale di Trapani Con il commerciante alcamese si erano conosciuti durante un suo viaggio a Cuba. Si sposarono all’Avana.