Tre diaconi permanenti ad Alcamo, cerimonia in chiesa Madre

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Alcamo famosa per le sue chiese, per conventi e monasteri. “Settanta sacerdoti diocesani- afferma lo storico Roberto Calia. all’inizio del ’900 e mille e 900 tra monaci e suore”. Ma oggi restano solo 10 sacerdoti diocesani più cinque i salesiani e tre frati francescani minori. La crisi delle vocazioni fa da contrappunto alla grande partecipazione degli alcamesi alle celebrazioni religiose. Si stima che siano attorno ai 600 i ministri straordinari della comunione operanti nelle dieci parrocchie alcamesi. Portano la comunione nelle case a persone, la maggior parte anziani, che non possono recarsi in chiesa.

E da domenica prossima in tre: Alfonso Rocca, Salvatore Torregrossa e Pietro Vilardi saranno ordinati dal vescovo Pietro Maria Fragnelli diaconi permanenti. La cerimonia domenica alle 19 nella chiesa Madre. Si possono definire quasi sacerdoti perché possono sposare, battezzare e   fare la comunione. Ad Alcamo da 17 anni opera un diacono permanente Francesco Pizzo nella chiesa di Gesù Cristo Redentore. Per carenza di vocazioni e a causa dell’esiguità dei numeri nel 2007 sono andati via i gesuiti che operavano all’interno della chiesa del Collegio e formato giovani divenuti professionisti di successo. Nel gennaio Alcamo ha perso la secolare presenza dei frati minori conventuali della chiesa di San Francesco d’Assisi. Aperta nel 1348 con annesso convento che fu la sede dei frati sino al 1866 quando vennero soppressi gli ordini e congregazioni religiose. Per farvi ritorno nel 1962. Sette anni dopo la chiesa venne elevata a parrocchia. Il parroco padre Pasquale Lima e padre Settimo Suriano vennero trasferiti per fronteggiare la carenza di organico in altri conventi.

Oggi i pochi sacerdoti “amministrano” più chiese. E’ il caso dell’arciprete della chiesa Madre,  don Aldo Giordano che si occupa anche della chiesa del Rosario. Gestisce anche il Santissimo Salvatore e la chiesa del Soccorso. Entrambe chiuse. Don Aldo è collaborato da padre Fabio Angileri che si occupa anche della chiesa di San Francesco d’Assisi. Padre Mario Bonura si occupa delle parrocchie Cappuccini-Sant’Anna e San Francesco di Paola, Lasciata la chiesa del Collegio per inagibilità padre Vito Filippi  il fratello Pietro celebrano nella attigua  e piccola chiesa della Sacra Famiglia. Don Sebastiano Adamo è il parroco della chiesa di San Giuseppe, mentre padre Saverio Renda è da decenni il parroco della chiesa di Sant’Oliva.  Nella  chiesa del Sacro Cuore è rimasto praticamente solo  don Enzo Santoro perché padre Mariano Viola molto anziano va poco in chiesa. Padre Benedetto Cottone  il rettore del Santuario. A San Paolo c’è padre Francesco Mistretta, alla Trinità don Gaspare Impastato. Va scomparendo l’esercito di monache e suore. Appena venti quelle di clausura al monastero di Santa Chiara. Quattro alla Badia Grande e quattro suore alla Casa di ospitalità “Mangione”. Quattro quelle nigeriane alla chiesa Madre.