Trapani-Irruzione in una villa, rapinati coppia di medici

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Una notte di terrore per due noti professionisti trapanesi, sequestrati per oltre 4 ore da quattro banditi, che sono penetrati nella loro abitazione di via Europa a Casa Santa Erice. Un piano perfettamente studiato in un momento in cui  nella vila sono in corso lavori di ristrutturazione, e pertanto è stato disattivato l’impianto d’allarme. Cosa della quale probabilmente i malviventi erano a conoscenza. Una strana coincidenza.  E anche su questo aspetto le indagini della polizia dovranno fare chiarezza. L’irruzione è avvenuta verso l’una e trenta di ieri quando quattro banditi, pare con accento palermitano e il volto coperto, hanno fatto irruzione nella villa, da dove sarebbero penetrati da un terrazzino al primo piano. I Salone, entrambi medici, sono stati sorpresi in camera da letto. Si sono svegliati per i rumori ma non hanno fatto in tempo a potere chiedere aiuto. I rapinatori hanno bloccato la donna, Paola Maltese, ginecologa all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani, legandola con fascette e narcotizzandola. Poi hanno minacciato il marito, Renato Salone, primario chirurgo in pensione, con una pistola, per costringerlo ad aprire la cassaforte. Il professionista però ha detto di avere lasciato la chiave in una cassetta di sicurezza in banca. I banditi, dopo alcune ore, sono riusciti ad abbattere con una smerigliatrice con dischi da taglio la parete del caveau sotterraneo portando via la cassaforte con all’interno una pistola, denaro in contanti e oggetti preziosi. Quindi hanno fatto distendere il capofamiglia per narcotizzarlo. Il medico ha finto di addormentarsi ma è stato solo leggermente stordito dall’inalazione. I banditi sono poi fuggiti. A dare l’allarme la moglie che, liberata dal marito, è uscita di casa e ha bussato ai vicini chiedendo aiuto. Sono intervenuti gli uomini della polizia, che hanno avviato le indagini per stabilire l’ammontare del bottino, che sarebbe ingente, e risalire agli autori del colpo. Un fatto di un’inaudita gravità che sta creando paura e preoccupazione nelle persone che vivono in villini della periferia.