Tonnara di Favignana, Orrù chiede tavolo tecnico al ministro Martina

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La senatrice Pamela Orrù ha chiesto al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, di convocare un incontro per definire l’iter per il riavvio della tonnara di Favignana. La parlamentare trapanese, che da tempo segue la vicenda legata al mantenimento della tradizione delle tonnare fisse, ha inviato una nota al ministro in cui chiama in causa «l’interesse più volte manifestato dall’amministrazione comunale dell’isola di Favignana e dell’Area Marina Protetta, attraverso varie note inviate nei mesi scorsi», sollecitando la convocazione di una apposita riunione tecnica al Ministero alla presenza del sottosegretario delegato in materia di pesca, Giuseppe Castiglione, e di tutti gli altri soggetti coinvolti nella procedura per fare tornare in mare la tonnara di Favignana. «Se non insorgeranno contrattempi o intoppi di vario tipo, già da quest’anno nel mare delle Egadi ritornerà il rito della mattanza del tonno» aveva dichiarato qualche giorno fa il sindaco delle Egadi Giuseppe Pagoto. Parole che avevano subito sortito la dura reazione del leader della segreteria nazionale del Partito Animalista Europeo, Enrico Rizzi. «Ho già annunciato allo stesso cittadino – aveva affermato quest’ultimo – che il Partito Animalista Europeo condannerà con forza ciò e se verrà legalizzato il tutto, non esiterò a mobilitare immediatamente le grandi navi ambientaliste conosciute in tutto il mondo per le azioni fortissime e dure contro le mattanze. Riattivarla a Favignana vuol dire tornare indietro di cento anni. Non lo permetteremo». Intanto, la senatrice Orrù, nella sua richiesta al Governo, ha anche chiamato in causa l’esito dell’ultimo Consiglio dei Ministri dell’Unione Europea per i settori agricolo ed ittico, che si è svolto il 14 e 15 dicembre a Bruxelles, e nel corso del quale è stato deciso, tra le altre cose, di mantenere l’attuale numero di tonnare fisse. L’esponente del Pd, nel rimarcare il ruolo che le tonnare hanno avuto per il territorio della provincia di Trapani, ha auspicato «il riavvio di questa tradizionale forma di pesca».