Si allungano i tempi per la realizzazione dell’officina meccanica all’interno del Ccr di contrada Vallone-Monaco, il centro comunale di raccolta di Alcamo. A denunciarlo il consigliere comunale Alessandro Calvaruso (nella foto) che ha presentato a tal riguardo l’ennesima interrogazione per capire i motivi dello stop dell’iter nonostante a livello burocratico pare che tutto fosse a posto. Invece alla base del rallentamento del procedimento sembra ci sia stata una richiesta avanzata dalla dirigente del Settore tecnico, Anna Parrino, all’Ufficio Pianificazione che ha richiesto la compatibilità urbanistica per la realizzazione dell’officina meccanica. Provvedimento che ha suscitato l’ennesima polemica: “Da miei personali approfondimenti fatti e documentazione acquisita – evidenzia Calvaruso – è stato accertato che già in data 12 settembre 2014, con apposito ordine di servizio, alcuni dipendenti comunali con la qualifica di meccanico, erano stati trasferiti al Ccr proprio per effettuare la manutenzione dei mezzi comunali. E non solo: nel marzo scorso una ditta incaricata dal Comune di Alcamo procedeva allo smaltimento di oli esausti derivanti proprio dalla manutenzione dei mezzi. Risultavano inoltre presso gli uffici finanziari, buoni per l’acquisto di materiale per la manutenzione dei mezzi comunali. Perché allora la dirigente Parrino ha chiesto parere di conformità urbanistica per il completamento dell’officina meccanica comunale dal momento in cui era già funzionante l’officina meccanica?”. Allo stato attuale l’officina meccanica ha bisogno di interventi immediati per mettere l’intera area in sicurezza. Intanto la situazione si è aggravata nel frattempo perché la tettoia che ripara la zona in cui si effettuano le riparazioni si è divelta a causa delle intemperie climatiche. In generale, poi, c’è un diffuso degrado che non garantisce la massima sicurezza ai lavoratori che operano al suo interno. In fase di approvazione di bilancio, nel dicembre scorso, è stato poi approvato uno specifico emendamento in cui si stanziano 80 mila euro proprio per il completamento dell’officina. Sul piano burocratico è tutto pronto: addirittura la II commissione consiliare si è fatta carico di predisporre il progetto che è stato consegnato agli uffici del Settore Tecnico. Nell’interrogazione Calvaruso vuole vederci chiaro proprio sui rischi che oggi corrono i lavoratori che operano all’interno: “Per il funzionamento e la riparazione dei mezzi – sottolinea – era stato predisposto il relativo Dvr, il documento valutazione rischi, considerato che non venivano rispettati i minimi requisiti di sicurezza? Mi chiedo inoltre se si riscontrano comportamenti o azioni tendenti a frenare la macchina amministrativa per fini poco chiari”. Il consigliere chiede inoltre che tutta la documentazione, con allegate le foto dei rilievi sullo stato attuale dell’officina meccanica, venga trasmessa alle Autorità Giudiziarie competenti.