Tetraplegico dopo nascita in ospedale ad Alcamo, ASP dovrà risarcire con due milioni

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La tanto attesa nascita di un figlio, in un ospedale pubblico. Un evento normale e abbastanza semplice che purtroppo, per una famiglia del trapanese, ha avuto un gusto molto amaro e indelebile. Triste destino? Chissà. Disattenzione o imperizia dei sanitari? Errori nel protocollo sanitario? Il tribunale ha optato per le tesi che addossano responsabile alla sanità pubblica ed ha disposto un maxi-risarcimento ai familiari del nascituro.

L’ASP di Trapani dovrà quindi sborsare circa due milioni di euro come ristoro dei danni permanenti. Il bimbo, a causa probabilmente di alcuni errori o di leggerezze, sarebbe stato maltrattato al momento del parto. A causa di ciò sarebbe nato tetraplegico e il suo destino verrà quindi per sempre segnato. I fatti sono accaduti una decina di anni fa all’ospedale ‘San Vito e Santo Spirito’ di Alcamo dove, a quei tempi, esistevano ancora il reparto di ostetricia e ginecologia e quindi il punto-nascite, poi non più previsti dal piano ospedaliero aziendale.

La famiglia adesso risarcita risiede in uno dei comuni che solitamente e storicamente viene servito dal nosocomio alcamese. Dopo una decina di anni di battaglie legali, consulenze e perizie, un avvocato alcamese è riuscito a far valere le sue tesi dinanzi al tribunale civile di Trapani. Così è arrivata la condanna nei confronti dell’Azienda Sanitaria Provinciale che dovrà risarcire con circa due milioni di euro la famiglia del bambino nato tetraplegico.