TARI, per le attività produttive alcamesi fino al +89%. Per le utenze domestiche +12%

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Impossibile spalmare quel pauroso incremento dello scorso anno interamente sulle utenze domestiche. Il costo del servizio di raccolta dei rifiuti e di pulizia della città ad Alcamo, che anche per il nuovo esercizio ha sfondato il tetto dei 10 milioni di euro, graverà soprattutto sulle attività produttive. Non più quel +113% annullato lo scorso anno   dal cosiddetto fondone covid e dagli altri aiuti di Statoe  Regione, ma aumenti, sempre considerevoli: incremento del 56% per le imprese più fortunate e +89% per quelle maggiormente colpite.  Nel primo caso coloro che due anni fa avevano pagato di TARI 2.000 euro dovranno adesso sborsare 3.120, nel secondo caso quasi 3.800.

Altro che riduzione dei costi come prevedeva il cavallo di battaglia della campagna elettorale del sindaco Surdi nel 2016. Ad Alcamo la raccolta dei rifiuti, anche per politiche e scelte poco condivisibili, è lievitata negli ultimi quattro anni da 7 milioni circa a 10.210.160 euro. Quindi le attività produttive che operano ad Alcamo si ritroveranno un sconto di circa il 24%, se così si può dire, rispetto alla paurosa impennata prevista dall’80 al 113%. L’abbattimento dell’aumento è stato reso possibile dalla redistribuzione dei costi anche per le utenze domestiche.

Alla proposta di delibera al vaglio  del consiglio comunale è stata limata qualcosina ancora anche se la seduta è stata molto calda e l’opposizione ha abbandonato l’aula. Scelta scaturita non soltanto dall’impennata delle tariffe ma anche dal fatto che i consiglieri, in appena tre giorni, con sabato e domenica in mezzo, si sono ritrovato a dover esaminare una documentazione vastissima e riguardante quasi tutti i trbuti comunali. Le famiglie, dicevamo, si ritroveranno in bolletta il + 12 % di TARI che significa, per una famiglia media, poco più di 50 euro all’anno. Fanno eccezione, ovviamente, le agevolazioni per le fasce più deboli e disagiate.

Non c’è nulla da fare. La giunta Surdi deve far quadrare i conti delle sue scelte in materia di raccolta dei rifiuti e di pulizia della città. Ma i rincari riguardano molte altre tasse comunali. In consiglio, infatti, anche  le tariffe riguardanti gli altri tributi comunali. Ad esempio, p er quanto riguarda il servizio idrico, nonostante i tanti inghippi e le numerose interruzioni della fornitura d’acqua, gli alcamesi riceveranno bollette più salate con un aumento del 7%.