Comitato Monte Bonifato: “Da anni nostre richieste inascoltate dagli enti”. Rischi in costante aumento

0
74

Una lettera inviata al sindaco  e al comandante dei vigili urbani di Alcamo, ai distaccamento die vigili del fuoco, all’ispettorato dipartimentale foreste, al comando della forestale di Castellammare del Golfo, all’ENEL, al Libero Consorzio e al prefetto per chiedere la messa in sicurezza della riserva orientata ‘Bosco d’Alcamo’ di Monte Bonifato. L’iniziativa è del comitato spontaneo dei residenti, nato alcuni decenni fa, autore di reiterate quanto inascoltate richieste perpetrate ne corso degli anni – si legge nella nota – e che devono adesso essere improrogabilmente messe in atto al fine di assicurate la tutela dell’area protetta e di chi ci vive stabilmente.

Il comitato presieduto dall’imprenditore e agronomo Vincenzo Aiello ha chiesto innanzitutto la pulizia della strada comunale ed il ripristino dell’illuminazione e dei pali divelti, con presenza di cavi esposti e pericolanti, nonché dei muri di contenimento, delimitanti la carreggiata, da tempo mancanti in alcuni tratti e quindi con grande pericoloso che chi transita. Il Comitato Spontaneo chiede anche la pulizia del sottobosco e in particolare die numerosissimi tronchi secchi provenienti dai devastanti incendi degli anni scorsi e rimasti assurdamente a marcire sul soprassuolo della pineta e che costituiscono di per sé un pericolo evidente per l’innesco di incendi. In particolare alcune aree limitrofe ad abitazioni.

“La nostra richiesta – specifica il comitato spontaneo Monte Bonifato – nulla ha a che vedere con le annuali pulizie dei terreni incolti di proprietà privata che confinano con la strada, in quanto regolarmente eseguite dagli abitanti e non bastevoli ad evitare gli incendi di natura dolosa che puntualmente, nelle giornate a rischio per venti di scirocco e temperature altissime, vengono innescati più o meno sempre negli stessi punti della montagna alcamese. Attendiamo di sapere anche quali e quante misure di prevenzione saranno poste in essere nel periodo estivo e nelle giornate ad alto rischio, per prevenire incendi che si aggiungano a quelli degli anni scorsi per completare il quadro di devastazione e perdita di superficie boscata cui assistiamo impotenti da troppo tempo e che mettono a rischio anche vite ed abitazioni, frutto di sacrifici di una vita”. A tal proposito il comitato ha allegato una nota del 2020, in cui in pratica si chiedevano le stesse identiche cose, ribadendo altresì la totale disponibilità a collaborare con le istituzioni.