Superiori ad Alcamo in sciopero domani. Serve chiarezza sulla vicenda riscaldamenti

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Studenti di quattro istituti superiori alcamesi scenderanno in piazza domani per protestare  contro le scelte finanziarie del Libero Consorzio, l’ex provincia, che non consentirebbero sia l’accensione dei riscaldamenti  che importanti interventi di edilizia. Gli studenti dei licei classico, scientifico e Vito Fazio Allmayer, assieme a quelli del Dolci-Mattarella chiedono a gran voce – si legge in una nota –  un tavolo di confronto permanente con l’Ufficio Scolastico Provinciale per ottenere più rappresentanza studentesca durante le scelte di bilancio. Tutte gli studenti si raduneranno domattina alle 8,30 davanti l’ingresso del Liceo Scientifico ‘Ferro’ e da lí raggiungeranno in corteo pazza Ciullo.

Non entrando nel merito della maggiore rappresentanza, esiste già una consulta provinciale studentesca recentemente rinnovata, bisogna invece fare chiarezza sulla gestione delle somme che non compete all’ufficio scolastico provinciale, l’ex provveditorato agli studi, ma al Libero Consorzio, Quest’ultimo suddivide fra i vari istituti scolastici della provincia i fondi che arrivano con i trasferimenti dalla Regione. La protesta di domani è stata comunque generata dalla proposta fatta agli studenti del liceo scientifico Ferro e del classico Cielo facenti parte dello stesso istituto ma suddivisi in due plessi. Per accendere i riscaldamenti servirebbe un contributo straordinario di 30 euro a studente per fronteggiare l’aumento sconsiderato dei costi energetici.

I termosifoni nei due licei sono ancora spenti. Niente riscaldamenti fino ad ora nemmeno per gli studenti del Danilo Dolci, istituto che lo scorso anno ha dovuto pagare bollette del metano anche di 23.000 euro. Lunedì scorso sono invece entrati in funzione i riscaldamenti al liceo Vito Fazio Allmayer ma gli studenti prenderanno lo stesso parte allo sciopero di domani. Da anni le scuole superiori siciliane hanno volturato le loro utenze così come espressamente richiesto. Non tutto lo hanno però fatto.

Chi ha volturato si trova adesso ad avere sulle proprie spalle, soprattutto quelle dei presidi, eventuali morosità e successive conseguenze. Il Libero Consorzio, però, potrebbe rimpinguare il trasferimento di fondi qualora le scuole prosciugassero le casse per le varie bollette in arrivo. Basta richiedere quel necessario surplus che la Regione avrebbe già intenzione di elargire alle ex province proprio per il caro energia nelle scuole superiori. Inattesa di ciò i riscaldamenti si sarebbero potuti accendere sempre che fossero state già ultimate le operazioni necessarie alla manutenzione di caldaie e circuiti.

Finora soltanto l’istituto Ferro ha chiesto il contributo straordinario a tutte le famiglie che già hanno le loro belle gatte da pelare per le bollette praticamente triplicate. Qualcuno, anche tra gli insegnanti, ha già versato la somma sul conto della scuola ma ancora i riscaldamenti sono spenti. Negli altri istituti nulla è stato chiesto. Inoltre, come avviene da anni, le scuole superiori chiedono un contributo volontario per ogni anno di frequenza. 60 euro il ‘Dolci-Mattarella’, 50 classico e scientifico, 40 il tecnico ‘Caruso’ e 35 il Fazio Allmayer. Non tutti però effettuano il versamento.