Strage di Lentina, Alfa con tachimetro a 120 KM/H. Sgomento anche a Carini

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Le due autovetture che sabato nel tardo pomeriggio si sono violentemente scontrate, causando la morte di sei persone, sono state sequestrate dai carabinieri su disposizione dell’autorità giudiziaria. La lancetta del tachimetro dell’Alfa 159 si sarebbe bloccata intorno ai 120 km/h e non 190 come riportato oggi da alcune testate giornalistiche.

Gli inquirenti stanno cercando di accertare se proprio quella sia stata la velocità con cui l’Alfa Romeo è piombata sul Fiat Doblò ma anche quanto abbiano influito alcuni avvallamenti del manto stradale a far perdere al conducente il controllo del mezzo.

Una tragedia senza precedenti quella sul rettilineo di Lentina, in territorio di Custonaci, lungo la provinciale 16 che dalla statale porta fino a San Vito Lo Capo.  Una tratto che una delle sei vittime, Vincenzo Cipponeri di 44 anni,  dove conoscere molto bene in quanto residente a pochi chilometri, nella cittadina custonacese.

Le testimonianze degli automobilisti che viaggiavano dietro il Fiat Doblò hanno confermato che l’auto guidata dal 44enne viaggiasse a velocità molto sostenuta e che pochi istanti prima dell’impatto avrebbe iniziato a zigzagare, “come se avesse perso il controllo”, probabilmente a causa di alcune irregolarità del manto stradale.

I funerali di Vincenzo Cipponeri, padre di tre figli, saranno celebrati giovedì mattina, alle 10.30,  al santuario di Custonaci. Cordoglio e giornata di lutto nella cittadina dei marmi coì come a Carini dove vivevano tre altre vittime della strage di sabato scorso. Matteo Cataldo, di 70 anni, il figlio 44enne, entrambi frigoristi, la moglie Maria Grazia Ficarra di 67 anni.

In auto con loro c’erano i cugini Matteo Schiera, 72enne residente a Bollate, nel milanese, e la moglie Anna Rosa Romancino di 69 anni. La settima persona coinvolta, Maria Pia Giambona, 34 anni, amica di Cipponeri con il quale viaggiava a bordo dell’Alfa 159, si trova ricoverata all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. Le sue condizioni sono particolarmente gravi.  La donna è stata sottoposta a un delicato e lungo intervento chirurgico ed ora si trova in coma farmacologico.