Strage alla stazione di Alcamo Diramazione, un libro di Francesco Messina

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Quattordici  Luglio 1943. La strage di Alcamo Diramazione, raccontata in un libro da un allora giovanissimo studente Francesco Messina, che si trovò nei paraggi dove avvennero diverse fucilazioni. La carneficina di vittime innocenti che cercavano di accaparrarsi viveri contenuti in alcuni vagoni squarciati dai bombardamenti di aerei americani. L’autore è Francesco Messina molto noto ad Alcamo per essere stato dirigente scolastico e per tanti anni presidente della Pro loco. Il libro sarà presentato sabato venti gennaio alle 17 al centro congressi Marconi. Interverranno Ernesto Di Lorenzo, giornalista-editore, Carmelo Ficcaglia, docente di storia e filosofia e con la testimonianza dell’ericino Antonello La Commare, il cui nonno Salvatore, allora quarantenne, guardiano dell’Acquedotto di Paparella San Marco, oggi Valderice, si era trasferito ad Alcamo con la moglie Maria e i giovanissimi figli Nicola e Peppuccio, per sfuggire ai bombardamenti che si intensificavano su Trapani.   Era il 14 luglio di 80 anni fa. Si diffuse la notizia che alcuni carri ferroviari, fermi ad Alcamo Diramazione, che trasportavano derrate alimentari per le truppe erano stati bombardati. Una dozzina di alcamesi, e non solo, si recarono sul posto per prendere derrate alimentari. Furono subito tutti fucilati sul posto da un plotone di Regi Carabinieri, sopraggiunto dalla caserma di Alcamo. Ad indagare su questo crimine, è stato Francesco Messina, all’epoca adolescente, che fu testimone oculare del passaggio verso la Stazione della squadra di militari armati e, poche ore dopo, del camion che ritornava per portare in ospedale i 12 cadaveri. Altre notizie sulla strage sono contenuti nel libro “Fra Diavolo e le stragi del dopoguerra”, dell’alcamese Nello Morsellino, scomparso nel 2007. Il sindaco Massimo Ferrara ha intitolato una strada alle vittime del 14 Luglio. Dopo la pubblicazione di notizie, una ventina di anni fa, la Procura militare di Palermo aprì un’inchiesta ma gli eventuali reati commessi in quel tragico 14 luglio ormai erano prescritti. Ora pubblicato un libro-testimonianza sull’assurda morte di 12 persone.