ARS, chioschi resi permanenti allo ‘Stagnone’ di Marsala. Protesta Legambiente

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Legambiente non ci sta. Quei chioschi non possono permanere in quel sito. A maggior ragione anche fuori stagione. Si tratta delle strutture che ricadono nel contesto della Riserva Naturale dello Stagnone di Marsala. Secondo Legambiente Sicilia trasformando le strutture da temporanee stagionali in permanenti, si aggravano il carico antropico e gli impatti ambientali nell’area. L’autorizzazione alla collocazione dei chioschi prevedeva il loro smontaggio al 31 ottobre e ad oggi- sostiene gli ambientalisti –  i gestori non hanno ancora ottemperato a tale previsione. Appare, quindi, incredibile che dalla Regione vengano legittimate di fatto tali forme di abusi, consentendo un’occupazione permanente ed insostenibile della costa, – continua Legambiente – in dispregio di quanto previsto dalla Soprintendenza di Trapani, dal Piano Paesaggistico della Provincia di Trapani e dal regolamento della Riserva Naturale. “Continuano le aggressioni alla Riserva Naturale Stagnone di Marsala – denuncia il presidente regionale, Tommaso Castronovo – assalita dal turismo selvaggio in estate, dall’aumento esponenziale e fuori controllo delle attività di kite surf, dal parcheggio selvaggio e dal proliferare di chioschi e strutture ricettive sul mare. È invece necessario garantire il pieno rispetto dell’integrità degli ambienti naturali dello Stagnone e adottare criteri di sostenibilità che riducano la pressione e gli impatti”. “Vogliamo ricordare che la riserva di Marsala è una delle prime ad essere stata istituita in Sicilia – prosegue Giulia Casamento, referente Biodiversità di Legambiente Sicilia – e che l’area, ricadente in un Sito della rete europea Natura 2000, riveste un eccezionale valore naturalistico e paesaggistico per la presenza della laguna più ampia della Sicilia e di specie della flora e della fauna di grande interesse conservazionistico. Occorre gestirla con attenzione e cura, attraverso una corretta pianificazione e aumentando i controlli – ha concluso Casamento – nei confronti delle attività impattanti, per non disperdere del tutto un grande patrimonio di natura della nostra Regione”. Nella nota diramata Legambiente Sicilia si riserva di approfondire la norma approvata in Finanziaria dall’ARS e di fare eventualmente ricorso alla luce dei profili di incostituzionalità e di incompatibilità con i principi generali in materia di tutela dell’ambiente e del paesaggio, che devono essere rispettati anche dal legislatore regionale nell’emanazione delle norme. “Ancora una volta il Parlamento regionale ratifica gli abusi compiuti nei confronti del nostro territorio – ha sottolineato Giuseppe Marino, presidente del Circolo Legambiente Marsala/Petrosino –. La scellerata classe dirigente regionale legittima questo abuso mentre il Comune, invece di tutelare l’ambiente, difende l’interesse di pochi a danno dell’intera comunità”.