Smaltimento pile esauste, raccoglitori stracolmi ad Alcamo. Sei mesi di stop nel 2019

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Qualche giorno fa avevamo riportato le lamentele degli alcamesi che avevano segnalato la situazione dei raccoglitori di farmaci scaduti allocati, ad Alcamo, nei pressi delle farmacie. Contenitori stracolmi con farmaci pericolosamente lasciati all’esterno, anche a terra.  Il contratto fra comune di Alcamo e  Roma Costruzioni prevede, oltre ai passaggi stabiliti, anche ulteriori interventi alla bisogna o su segnalazione. Nonostante questo il problema spesso si ripete. Stessa cosa per i raccoglitori di pile esauste che in questi giorni sono stracolmi.

In quasi tutti i contenitori non entra più nulla anche perché magari, qualcuno, poco abituato al senso civico, li utilizza come comuni cestini introducendo anche altro. Qualche tempo fa la direzione 1 aveva diramato un avviso pubblico rivolto a tutti gli esercizi commerciali per installare, davanti ai loro locali, altri raccoglitori di pile esauste. La risposta fu molto scarsa. Praticamente nulla. Un servizio, quello di raccolta farmaci scaduti e batterie esauste che spesso non ha funzionato a dovere.

Talvolta è rimasto anche bloccato per diverso tempo. Nella prima sindacatura Surdi, inoltre, tali interventi rimasero bloccati per circa sei mesi, alla fine del 2019, per i notevoli ritardi nel rinnovo delle relative convenzioni con le piattaforme di conferimento. Il gestore dell’epoca, l’Energeticambiente, andò incontro al comune assumendosi l’onere della raccolta ma poi un’inchiesta giudiziaria portò i carabinieri del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale a rivenire, all’interno dell’autoparco dell’azienda scatoloni di farmaci scaduti e pile esauste.