Sicilia, sanità ‘premiata’ dal ministero. A Trapani il NURSIND segnala irregolarità

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La sanità in Sicilia ha rispettato la tempistica e i criteri previsti per la fase di rendicontazione della pianificazione regionale e ha raggiunto gli indicatori attesi per l’anno 2022. Il raggiungimento dell’obiettivo è stato certificato dal ministero della Salute approvando il piano della prevenzione 2020/2025 della Sicilia. La certificazione riguarda, nello specifico, i LEA ( i Livelli essenziali di assistenza) e le azioni dell’area Prevenzione e sanità pubblica dell’anno 2022.  “Sono grato ai vari uffici del dipartimento che, con vigilanza e controllo, – ha detto Salvatore Requirez, dirigente generale del Dasoe – hanno saputo far apprezzare, nel lungo percorso di monitoraggio e valutazione ministeriale, lo straordinario lavoro in cui si sono prodotti gli appositi servizi delle Asp e delle aziende ospedaliere siciliane che operano in questo delicato settore. La mia gratitudine va anche agli uffici del dipartimento di Pianificazione strategica con il quale stiamo sperimentando una fattiva collaborazione”.

Intanto il sindacato Nursind denuncia una gestione anomala del personale all’ASP di Trapani e l’illegittimità della nomina di un dirigente. I sindacalisti sono intervenuti a seguito di alcune segnalazioni. Nel mirino è finito un bando a firma del commissario Vincenzo Spera rivolto all’assunzione di quattro figure sanitarie. Il Nursind spiega che l’avviso è stato smembrato in due: un bando rivolto a tre dirigenti infermieri, e un altro rivolto alla ricerca di un dirigente ostetrico. Una procedura contestata dal sindacato per diversi motivi: “Innanzitutto – spiega Salvo Calamia, segretario regionale del sindacato – i requisiti erano gli stessi per entrambi i concorsi e bisognava dare a tutti l’opportunità di partecipare. In secondo luogo, l’avviso sul bando dei dirigenti infermieri ha visto una enorme partecipazione ma alla fine per vari motivi è stato bloccato dall’assessorato per la immotivata lentezza dell’Asp. Al bando per dirigente ostetrico invece hanno partecipato una manciata di candidati ed è stato, infatti, più veloce e già espletato”. Ma c’è di più, perché ad aggiudicarsi il posto di ostetrico è stato un ex dirigente sindacale che, in base alla circolare Buntetta, sostiene il Nurisnd, non avrebbe potuto ricevere l’incarico. “Si profila quindi – aggiunge Calamia – uno spreco di denaro pubblico per l’istituzione di due commissioni, la mancata opportunità per tutti i candidati e altre criticità da verificare”. Le anomalie sulla gestione del personale da parte del commissario Spera non finiscono qui, perché secondo il sindacato degli infermieri la rotazione dei dirigenti prevista per legge presenterebbe delle criticità: “All’ufficio del personale – spiega il Nursind – è  stato confermato lo stesso vertice, situazione su cui riteniamo sia il caso di accendere i riflettori anche per capire le motivazioni”.