La Sicilia ritorna in zona gialla a partire da lunedì prossimo ma resta, per così dire, sotto osservazione. A comunicarlo al governo della Regione Siciliana è stato il ministro della Salute, Roberto Speranza. Il provvedimento è legato non solo alla diminuzione dei contagi nell’isola ma soprattutto al calo dei ricoveri di pazienti Covid nei reparti ordinari e nelle terapie intensive degli ospedali siciliani In realtà cambia poco nel passaggio da arancione a giallo. Ci sarà infatti qualche restrizione in meno ma per i non vaccinati. Per vedere invece allentare davvero le misure e dire addio al green pass bisogna aspettare ancora che venga completata la campagna vaccinale con le dosi booster, in altre parole le terze dosi.
Almeno questo è l’orientamento del ministero della Salute in vista di un calendario di riaperture che si sta mettendo a punto per un ritorno alla vita normale, sempre però prudente e graduale. L’idea è quella di un percorso contrario a quello che ha portato a inasprire le misure di contenimento del virus, iniziando con l’eliminazione dell’obbligo di green pass per i luoghi all’aperto. Intanto il 31 marzo prossimo scade lo stato di emergenza che il governo – a meno di una nuova impennata della curva epidemiologica – sembra intenzionato a non rinnovarlo, almeno per adesso.
Entro la metà del mese di aprile la maggior parte della popolazione potrebbe essere “coperta” in quanto vaccinata o guarita dal covid. Soltanto a quel quel punto si comincerà la valutazione per la riapertura che, comunque, non potrà essere completata prima del 15 giugno quando andrà anche a scadere l’obbligo vaccinale per gli over 50. Si partirà molto probabilmente con l’eliminazione dell’obbligo del green pass all’aperto per bar e ristoranti. Poi per le attività sportive all’aperto. Quindi si dovrebbe proseguire, pian pianino, con tutti gli altri luoghi al chiuso.
