Sei anni e mezzo per il nuovo ‘piano delle insegne’ di Alcamo. Ora 5.000 mq di impianti

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Dopo quasi otto anni, contraddistinti talvolta dal caos e dai seri problemi per gli agenti pubblicitari costretti a non poter lavorare, la città di Alcamo ha un nuovo piano generale degli impianti pubblicitari e delle pubbliche affissioni. E’ stato approvato ieri sera all’unanimità dal consiglio comunale.  Con l’entrata in vigore del nuovo piano delle insegne, gli impianti già esistenti dovranno cessare al massimo entro un anno, tranne ovviamente quelli che vanno a scadenza prima.  Il progetto prevede la suddivisione del territorio comunale in quattro marco-aree. Due a nord, verso Alcamo Marina, con la strada dell’ex Stella Cinese a fare da asse divisorio, e due a sud, una in zona Sant’Anna e l’altra in via per Camporeale.  Ciascuna di queste zone potrà usufruire di 1.250 metri quadri di impianti pubblicitari per un totale, in tutto il territorio comunale di 5.000 metri quadrati. Ogni macro-area, se si dovessero installare soltanto grandi cartelloni, quelli 6 x 3, potrà quindi dotarsi di una settantina di impianti purché distanziati almeno 400 metri l’uno dall’latro, e questa è una norma generale e ben definitiva relativa all’intero piano.

Le insegne più gradi troveranno spazio nelle strade più ampie, Viale Italia, Viale Europa, Via Madonna del Riposo, e nelle vie di accesso e di uscita dalla città di Alcamo. Lungo il viale Europa, entro un anno a patire dall’approvazione di ieri, verranno tolti tutti i cartelli pubblicitari che attualmente sono installati sui marciapiedi. I nuovi impianti e di piccole dimensioni, secondo il nuovo piano delle insegne, dovranno invece essere allocati fra le due corsie, nell’aiuola centrale. Sarà adesso la seconda commissione consiliare, non appena l’ufficio finanze redigerà la proposta, a valutare e varare le nuove norme che andranno a regolamentare i costi di ogni impianto e il tipo di gestione. Ad Alcamo mancava un piano delle insegne dal 2015 da quando il precedente andò in scadenza e provocò una lunga serie di ricorsi fra agenzie pubblicitarie ma anche una sorta di ‘cartellone selvaggio’. Chi invece rispettò le regole si ritrovò a fare la fame per circa quattro anni. Poi Le agenzie di pubblicità, dopo oltre 4 anni di quasi assoluta inoperatività, ottennero nel 2019 venne varata una soluzione-tampone con la collocazione e l’assegnazione di 26 nuovi impianti del tipo “poster 6 per 3”, che vennero assegnati per due anni, poi rinnovati. Per avere il nuovo ‘piano delle insegne’ alla giunta Surdi sono praticamente serviti circa sei anni e mezzo.