Santuario di Custonaci, completato restauro ‘Natività’. Fondi donati da imprenditore

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La “Natività di Cristo con i pastori” del pittore trapanese Domenico La Bruna, custodita nel santuario di Maria Santissima di Custonaci, è stata restaurata ed è tornata all’antico splendore.  Il lavoro, realizzato dalla restauratrice Elena Vetere, è stato finanziato dall’imprenditore Giovanni Leonardo Damigella, titolare della Mondial Granit. L’opera restaurata è un affresco di notevoli dimensioni, alto quattro metri, che si trova su una delle pareti dell’altare centrale del santuario, uno dei più importanti luoghi mariani in Sicilia.

Sull’altro lato si trova un’opera gemella, la Natività della Vergine Maria, anch’essa opera settecentesca di Domenico La Bruna. Lo stesso imprenditore del marmo aveva finanziato nel 2020 il restauro della prima “Natività”, anch’essa notevolmente danneggiata. A distanza di poco più di un anno, si completa quindi la seconda parte del lavoro e si restituisce all’antico splendore anche il secondo affresco, situato sul lato sinistro dell’altare. La restauratrice Elena Vetere ha operato insieme al suo collaboratore, Nicolò Miceli. I lavori sono stati diretti dal professore Maurizio Vitella, docente dell’università di Palermo, con la supervisione de Bartolomeo Figuccio e Tommaso Guastella, della Soprintendenza ai Beni culturali di Trapani. Stasera alle 20,30 la presentazione del restauro all’interno del santuario di Custonaci. Prevista anche la scopertura dell’importante paliotto d’altare della cappella di San Giuseppe, finora ricoperto da altri strati pittorici, che risale al primo Settecento.

“Ho risposto ad una richiesta del parroco, don Antonino Marrone  – ha detto l’imprenditore Giovanni Leonardo Damigella che ha sostenuto le spese per il restauro  –. Le due opere erano notevolmente danneggiate anche a causa dei sali di risalita e della notevole umidità. Abbiamo anche realizzato delle opere a supporto, un incasso mimetizzato che permette di separare l’opera dalle strutture murarie e di ottenere una migliore conservazione dell’opera. Sono convinto – ha concluso Damigella – che gli imprenditori devono svolgere un ruolo importante al servizio del territorio, per la salvaguardia delle opere d’arte e per riempire le nostre città di bellezza”.