‘Santu Patri’, processione innovativa ad Alcamo. Canti, banz e flash-mob (VIDEO)

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Cambiano i tempi, nascono nuove abitudini e anche le processioni religiose, momenti storici di fede cattolica, provano ad adeguarsi ai tempi. Anche e soprattutto per coinvolgere e far partecipare i più giovani. I parrocchiani dei San Francesco di Paola, in occasione della storica processione ‘di lu Santu Patri’, hanno aperto nuovi orizzonti portando freschezza ed entusiasmo davanti al simulacro del santo patrono della Sicilia. Il gruppo catechisti della parrocchia alcamese è riuscito a coinvolgere una cinquantina di ragazzi di tutte le e, dai bimbi di 8/9 anni agli adolescenti di  15/16, che hanno animato la processione con canti, banz, coreografie e persino con un flash mob, ballato e cantato sulle note della canzone “Io sono Francesco”.

L’idea è nata subito dopo le restrizioni e le limitazioni del Covid che hanno bloccato tutte le attività parrocchiali in particolare quelle con i più piccoli. Un modo, adesso, per tornare a vivere la parrocchia in modo attivo, vivace, soprattutto dando centralità ai giovani. Le esibizioni dei ragazzi durante la processione hanno sorpreso i fedeli che, lungo le strade, aspettavano il passaggio del santo ma alla fine, dopo lo stupore, sono stati davvero positivi i pareri e le esternazioni di chi ha visto tanti giovani ragazzi all’opera e capaci, in maniera meno tradizionale ma con tanta vivacità, la loro fede. Un nuovo stile per rendere attuale il messaggio di papa Francesco, incentrato sull’amore per Dio e l’amore per il prossimo. L’iniziativa ha avuto ovviamente il benestare del parroco don Mario Bonura. Non è stato invece necessario quello del vescovo. Altro momento significativo vissuto dalla comunità parrocchiale alcamese di san Francesco di Paola è stato quello sulla la riflessione sull’Amore inteso come strada per la santità. Canti, proiezioni e prosa, accostando quattro modelli di santità: San Francesco d’Assisi e Santa Chiara, dai quali prende le mosse la spiritualità di San Francesco di Paola, per poi chiudere con Madre Teresa di Calcutta, vissuta nel ventesimo secolo e che, proprio per Amore, ha donato tutta la sua vita ai poveri dell’India.