Sale scommesse, indagine Benedetto Bacchi, nuovo sequestro

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A incastrarlo stavolta è stata un’intervista rilasciata dal titolare di una start-up che annunciava l’ingresso nella società “di un imprenditore che ha fatto fortuna nel business del gaming e dei giochi online”. Diceva anche che era di Partinico. Non c’è voluto molto per i poliziotti della Divisione anticrimine di Palermo ad identificare Benedetto Bacchi, il re delle sale scommesse. La figura di Bacchi, imprenditore di Partinico nel settore dei giochi e delle scommesse online, era emersa con un ruolo di primo piano nell’ambito delle indagini condotte dalla squadra mobile di Palermo nell’operazione “Game over” che, a febbraio 2018, ha portato all’arresto di 22 persone (e numerosi indagati). L’inchiesta avrebbe confermato l’esistenza di una forte compenetrazione tra l’attività di Cosa Nostra e la gestione e distribuzione sul territorio delle sale gioco e scommesse. Bacchi, – dicono gli investigatori -grazie a un accordo con Cosa nostra, sarebbe riuscito, in poco tempo, a monopolizzare il settore e a realizzare una rete di agenzie di che fruttavano oltre un milione di euro mensili. Stamane nuova svolta nelle indagini. Al termine degli accertamenti i poliziotti hanno notificato oggi alla Face4job di Terni un provvedimento di amministrazione giudiziaria. La durata della misura è di un anno. Nelle casse della start-up Bacchi avrebbe versato, tra il 2015 ed il 2016, a titolo di “sovrapprezzo sottoscrizione quota parte capitale sociale”, oltre 300 mila euro. Denaro che, per gli investigatori, sarebbe frutto di riciclaggio e concorso esterno in associazione mafiosa. È emerso come l’apporto di denaro sia stato determinante per l’avvio della società. E quel denaro, 300 mila euro, è stato sequestrato oggi dalla polizia. Le quote della società di Bacchi, poi, erano molto basse: il 10 per cento. La polizia ha dato esecuzione al provvedimento, proposto dal questore, emesso dal tribunale di Palermo-Sezione Misure di prevenzione. La società Face4job, fondata nel 2013 da un imprenditore di Partinico, è una startup innovativa che ha come attività principale quella di svolgere un servizio di supporto digitale e telematico alle imprese nell’ambito dei processi di ricerca e di selezione del personale. La misura di prevenzione si collega al decreto di sequestro di beni emesso nei confronti di Bacchi per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro.