‘Romeo e Giulietta’, spettacolo dell’amore che tutto può ma che diventa tragedia. Tutto esaurito e standing-ovation

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Prima nazionale giovedì e bis ieri sera. Nella sostanza non cambia nulla, tutto esaurito in entrambe le serate. Entusiasmo, amore verso il teatro, voglia di tornare alla normalità hanno riempito nuovamente i millenari gradoni dell’antico anfiteatro che sorge sul monte Barbaro, all’interno del parco archeologico di Segesta. Un pò per questo, un po’ per la meraviglia dei luoghi, un po’ per la più nota tragica storia d’amore. Tanti aspetti che, al termine di ‘Romeo e Giulietta’, regia di Nicasio Anzelmo e produzione CTM, hanno fatto scaturire una nuova standing-ovation.

D’altro canto il panorama incantevole che porta lo sguardo, fra piccole asperità montuose, verso un meraviglioso scorcio del golfo di Castellammare, riesce ad amplificare qualsiasi storia d’amore. Uno scenario capace di ‘ammorbidire’, da solo, anche i cuori più duri e restii ad accogliere sentimenti amorevoli. Insomma il luogo naturale per mettere in scena la ‘tragedia d’amore’ per antonomasia, “Romeo and Juliet” di William Skakespeare.

L’opera in scena al Teatro Antico di Segesta, repliche anche stasera, domani, 25 e 26 agosto (sempre alle 19.15), è il frutto di un lungo lavoro e di un coraggioso impegno che ha visto coinvolti venti attori. Poi costumisti, fonici, coreografi, regia che portano i numeri ben al di sopra di quelli che circolano in questi tempi contraddistinti dalla pandemia. Una situazione, quella sanitaria emergenziale, che tuttora rappresenta una sorta di sogno inimmaginabile e impossibile così come impossibile è, da secoli, l’amore tra Giulietta Capuleti e Romeo Montecchi.

La tragedia shakesperiana, sapientemente alleggerita (ma molto fedele al testo originale) da Nicasio Anzelmo, diventa meno pesante grazie soprattutto a due personaggi fortemente comici e ironici: la balia di Giulietta e Mercuzio, fidato amico di Romeo. Gli interpreti Monica Guazzini, spettacolare in mimica e verve, e Nicolò Giacalone, mazarese, ‘mattatore’ della scena a 360 gradi. I due si ergono a protagonisti assieme alle due figure più importanti della storia, Giulietta, interpretata dalla palermitana Eleonora De Luca, e il piemontese di Asti, Simone Coppo, nelle vesti di Romeo. Tutto il cast, comunque, è davvero d’eccezione con una nota particolare per Giovanni Carta, molto attento e preciso nel rimanere nel personaggio di frate Lorenzo.

Il fascino di ‘Romeo e Giulietta’ va avanti da oltre quattro secoli.  E’ la tragedia d’amore più famosa al mondo anche se la sua storia di un amore contrastato somiglia molto a quella di tante commedie. L’epilogo è molto doloroso, tragico, ma arriva dopo una serie di romanzeschi contrattempi causati da un destino davvero malvagio. “È un amore concepito come incondizionato – ha detto il regista Nicasio Anzelmo – e che, in quanto tale, non tollera di essere confuso con il matrimonio come istituzione sociale o con la mera soddisfazione dell’istinto sessuale, additata quale meta sufficiente in sé”.

In questo particolare momento storico la gente ha bisogno di cultura, di spettacoli, di bellezze naturali, di fraternità. di condivisione ma soprattutto di amore. Ingredienti che ci sono tutti, ma proprio tutti, nell’appuntamento delle ‘Dionisiache’ dedicato all’opera di Shakespeare più rappresentata nel mondo, “Romeo e Giulietta”, seconda soltanto all’Amleto. Dopo le repliche al Teatro Antico di Segesta stasera, domani, 25 e 26 agosto, la numerosa compagnia si esibirà il 27 a Catona (RC) nell’ambito del ‘CatonaTeatro’ e il 28 agosto a Siderno (RC).