Riesame annulla provvedimenti. Riabilitati titolare e microbiologa dell’ Emolab di Alcamo

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Il tribunale del Riesame di Palermo ha annullato le misure cautelari imposte un mese fa a Fabio Di Giorgi, legale rappresentante del consorzio di laboratori di analisi Koala S.r.l., con sede ad Alcamo e che gestisce il laboratorio di analisi Emolab, e alla microbiologa Marilisa Barranca, 49 anni. Le indagini, che un paio di anni fa avevano portato anche al sequestro del laboratorio, di computer e macchinari (poi restituiti) e all’interruzione dell’accreditamento con il servizio sanitario, rientrato dopo circa sei mesi, hanno portato ai provvedimenti ai danni dei due professionisti alcamesi e dell’ex titolare del laboratorio, Salvatore Ciacio, 71enne, adesso in pensione. Di Giorgi e Barranca sono stati quindi riabilitati a potere effettuare tutte le loro attività professionali.

Erano stati sospesi, con ordinanza del GIP Brignone il 6 novembre scorso, dall’esercizio dei pubblici uffici e dei servizi in ambito sanitario e dalle analisi di laboratorio; avevano subito anche il divieto temporaneo di concludere contratti con la pubblica amministrazione e gli era stato proibito di esercitare attività di impresa o di libera professione nel settore sanitario e di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche e imprese operanti in questo ambito. Provvedimenti adesso caduti nel vuoto, dopo la pronuncia del tribunale del riesame di Palermo, che ha accolto i ricorsi presentati dai legali di Di Giorgi, Tommaso Pensabene Lionti e Giandomenico Cicala, e dall’avvocato difensore di Barranca, l’alcamese Pietro Riggi.  Le motivazioni dell’ordinanza saranno rese note entro 45 giorni. L’inchiesta, relativa al periodo cruciale della pandemia e alla processazione dei tamponi, venne aperta nel 2020 dalla procura di Trapani e si estese poi a Palermo dove vennero messi sotto inchiesta alcuni alti dirigenti dell’assessorato alla Salute.

Il consorzio Koala aveva ottenuto l’incarico per la Sicilia occidentale, dopo avere risposto a un avviso pubblico, per far processare i tamponi mirati alla diagnosi del Covid-19. Condizione per ottenere l’incarico era che il consorzio e il suo laboratorio assumessero l’impegno di sottoporsi ai controlli di qualità predisposti dalla Regione. Arrivarono i primi sequestri e i primi indagati, tra questi i tre professionisti alcamesi che hanno subito un mese fa i pesanti provvedimenti. Adesso il Riesame ha riabilitato Di Giorgi e Barranca. Gli avvocati Enzo Catanzaro e Francesco galati, legali di Salvatore Ciacio, già in pensione, punteranno invece tutto sull’udienza preliminare.