Da lunedì, ad Alcamo, in chiesa Madre i riti per Santa Lucia

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Iniziano lunedì pomeriggio alle 17  le cerimonie religiose in onore di Santa Lucia. Proseguiranno martedì mentre mercoledì 13 suoneranno presto le campane della chiesa Madre per annunciare, che a partire dalle 6,30 avranno inizio le celebrazioni eucaristiche in onore di Santa Lucia, alla quale sono particolarmente devoti gli alcamesi e non solo. Dopo la messa delle 6,30 seguiranno quelle delle ore 8, 9,30, 11, 17,30 e 19. Sino alla fine degli anni ’60 la prima messa alle ore 4,30. Un tempo la sera del 12 dicembre, alla chiusura della chiesa Madre, seguiva un lungo scampanio dei sacri bronzi, che preannunciava la festa del giorno dopo. La statua di Santa Lucia viene venerata tutto l’anno nella cappella che si trova nella navata laterale accanto all’uscita secondaria della chiesa Madre.

La cappella di Santa Lucia è appartenuta alla famiglia De Ballis. Contiene due sarcofagi di Giovannello De Ballis, (fondatore della cappella), e del figlio Graziano De Ballis e i due ritratti di Don Giovanni e del fratello Giuseppe De Ballis, risalenti alla prima metà del XVII secolo e attribuiti a Filippo Paladini. Arancine, cuccia, panelle e crocché sono le pietanze tipiche che si consumeranno in occasione della celebrazione della festa di Santa Lucia ad Alcamo. Assalto ai bar per acquistare soprattutto arancine un tempo realizzate solo con carne o burro, oggi invece tantissime varietà. Tante casalinghe preparano in casa le arancine così come le panelle. Molte persone in segno di devozione non mangiano per tutta la giornata pane e pasta. La tradizione di mangiare cuccia è legata ad un miracolo avvento a Siracusa, città natia di Santa Lucia, che il 13 dicembre del 1512 fece emergere dal mare una grandissima quantità di frumento, trasportato da due galeoni affondati, che consentirono al popolo di potersi sfamare dopo una lunghissima carestia che l’aveva privato del cibo.