Restituiti, in appello, quasi tutti i beni ai Rappa. Annullata l’accusa di riciclo di denaro

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Non c’è Cosa nostra dietro la scalata imprenditoriale della famiglia Rappa: la Corte di Appello per le misure di prevenzione di Palermo, restituisce quasi integralmente i beni alla famiglia, sequestrati in parte già nel 2014, al tempo in cui il presidente delle Misure di prevenzione era ancora Silvana Saguto. In primo grado il Tribunale aveva confiscato gran parte dei beni immobili del capostipite Vincenzo (tra i beni dissequestrati c’erano pure l’emittente televisiva Telemed e le concessionarie d’auto Nuova Sport Car). Vincenzo

Rappa era stato condannato definitivamente per concorso esterno in associazione mafiosa, ma con ricorso alla Corte di giustizia europea, i suoi familiari hanno avuto annullata, nel processo di revisione, la condanna riguardo al riciclo dei soldi della mafia.