Quasi 1.200.000 euro di debiti fuori bilancio. Approvati e pagati in un anno dal Comune di Alcamo

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I debiti fuori bilancio sono gli argomenti più numerosi, comparsi nell’anno in corso, nell’ordine del giorno delle sedute del consiglio comunale di Alcamo. Si tratta spesso di risarcimenti danni, la media è di 3 mila euro, che il Comune deve pagare dopo essere stato citato in giudizio da persone cadute in qualche buca, di danni a veicoli causati da manti stradali sconnessi. Per il 2022 il Comune dovrà pagare quasi un milione e 200 mila euro. Complessivamente per l’anno in corso il consiglio comunale ha approvato 54 debiti fuori bilancio durante le 46 sedute già effettuate.

Ammonta a 525 mila euro la somma per la controversia tra due sorelle alcamesi e il Comune condannato dal Tar per una vicenda che risale al 1996. Il Comune non autorizzò la realizzazione di un piano di lottizzazione presentato dalle due sorelle “perchè ritenuto incompatibile con lo strumento urbanistico dell’epoca”. Sia il Tar, sentenza del 2002, che il Cga sentenziarono “che il diniego era illegittimo in quanto la previsione di una strada non inficiava la realizzazione del progetto presentato”. Dopo 26 anni la controversia si è conclusa con la condanna del Comune a risarcire 525 mila euro per i quali dispone “della copertura finanziaria”. Ammonta a 552 mila euro la somma che il Comune dovrà  erogare all’impresa Socim a seguito della sentenza emessa dalla Quinta sezione civile del tribunale di Palermo. Tale impresa aveva vinto la gara d’appalto per la riqualificazione urbana delle aree Sant’Anna e Sant’ Ippolito, dove “emersero vizi procedurali che hanno impedito ogni attività”. E per l’area ex carcere “la mancata consegna e l’occupazione delle aree per erronee previsioni progettuali che hanno impedito ogni attività. E infine per l’area del Villaggio regionale  ”la mancata consegna originata dall’occupazione dei locali che ha impedito ogni attività”.

Prosecuzione dei lavori impossibili per l’impresa e dopo lo stop ricorso al giudice cha ha dato pina ragione alla Socim. Tale vicenda iniziò nel 2007 grazie ad un finanziamento di sette milioni di euro con occasione persa per risanamenti e riqualificazioni di  aree degradate in alcuni quartieri.